37 chilometri di tragitto da Clusone, la capitale dell'Alta Val Seriana, alla città, a Bergamo, al capoluogo, coperti in auto in meno di mezz'ora su una strada provinciale come nemmeno a Ferragosto. Sembrano lontanissimi i tempi in cui i pendolari della valle si lamentavano dei quotidiani intoppi alla circolazione, quando un banale tamponamento al ponte del Costone, il famigerato semaforo di Colzate, la chiusura della galleria di Montenegrone creavano lunghe code di veicoli incolonnati e chilometri di rallentamenti. Fino a qualche settimana fa la stessa tratta avrebbe richiesto una percorrenza di circa 45 minuti: oggi se ne impiegano la metà su di una strada dove i pochi mezzi in circolazione sono o dovrebbero essere legati alla sola attività lavorativa. In ingresso alla città, la scritta Io Resto a Casa campeggia sui cartelli luminosi: il Rondò delle Valli e le sue corsie d'immissione non sono mai state così scorrevoli, niente clacson, solo un silenzio ovattato fuori da finestrini. E poi i tricolori alle finestre. E' l'anniversario dell'unità d'Italia, oggi come non mai il simbolo di una Bergamo che continua la sua battaglia: ci sono bandiere enormi che ce lo ricordano tra strade deserte e saracinesche desolatamente abbassate. Mola mia Berghem
37 chilometri di tragitto da Clusone, la capitale dell'Alta Val Seriana, alla città, a Bergamo, al capoluogo, coperti in auto in meno di mezz'ora su una strada provinciale come nemmeno a Ferragosto. Sembrano lontanissimi i tempi in cui i pendolari della valle si lamentavano dei quotidiani intoppi alla circolazione, quando un banale tamponamento al ponte del Costone, il famigerato semaforo di Colzate, la chiusura della galleria di Montenegrone creavano lunghe code di veicoli incolonnati e chilometri di rallentamenti. Fino a qualche settimana fa la stessa tratta avrebbe richiesto una percorrenza di circa 45 minuti: oggi se ne impiegano la metà su di una strada dove i pochi mezzi in circolazione sono o dovrebbero essere legati alla sola attività lavorativa. In ingresso alla città, la scritta Io Resto a Casa campeggia sui cartelli luminosi: il Rondò delle Valli e le sue corsie d'immissione non sono mai state così scorrevoli, niente clacson, solo un silenzio ovattato fuori da finestrini. E poi i tricolori alle finestre. E' l'anniversario dell'unità d'Italia, oggi come non mai il simbolo di una Bergamo che continua la sua battaglia: ci sono bandiere enormi che ce lo ricordano tra strade deserte e saracinesche desolatamente abbassate. Mola mia Berghem