Quello dal quale stiamo per uscire è stato un inverno ancora più secco di quello del 2017, con precipitazioni diminuite del 50% rispetto alla media storica. Sono dati Isac/Cnr riportati da Coldiretti, che lancia l'allarme per le ripercussioni che i cambiamenti climatici ai quali già stiamo assistendo potranno avere sull'agricoltura. La situazione è particolarmente critica al Nord, dove l'assenza di precipitazioni determina seri problemi al livello dei fiumi. "Sul Po in magra sembra piena estate", recita un comunicato di Coldiretti, "con il livello idrometrico pari a quello di inizio agosto scorso". L'associazione riporta anche le anomalie che si vedono nei grandi laghi, con percentuali di riempimento che vanno dall'11% del lago di Como al 16% dell'Iseo fino al 33% del Maggiore. Oltre alla mancanza di precipitazioni, il caldo anomalo di febbraio, che ha fatto registrare temperature superiori alla media di 1,38 gradi, ha "ingannato" le coltivazioni, dando un'illusione di primavera: mandorli e albicocchi sono in fiore e i peschi già pronti a sbocciare. Se dovesse tornare il freddo -anche per poco-, tutta la produzione sarebbe in pericolo. Due anni fa i danni della siccità ammontarono a 2 miliardi di euro: l'anno appena iniziato ha premesse ancora peggiori. Per tenere alta l'attenzione su quanto sta accadendo, Coldiretti aderirà il prossimo 15 marzo a #Fridaysforfuture, la mobilitazione globale che nasce dalle proteste della giovane attivista svedese Greta Thunberg per chiedere a politici e istituzioni misure concrete contro i cambiamenti climatici.
Quello dal quale stiamo per uscire è stato un inverno ancora più secco di quello del 2017, con precipitazioni diminuite del 50% rispetto alla media storica. Sono dati Isac/Cnr riportati da Coldiretti, che lancia l'allarme per le ripercussioni che i cambiamenti climatici ai quali già stiamo assistendo potranno avere sull'agricoltura. La situazione è particolarmente critica al Nord, dove l'assenza di precipitazioni determina seri problemi al livello dei fiumi. "Sul Po in magra sembra piena estate", recita un comunicato di Coldiretti, "con il livello idrometrico pari a quello di inizio agosto scorso". L'associazione riporta anche le anomalie che si vedono nei grandi laghi, con percentuali di riempimento che vanno dall'11% del lago di Como al 16% dell'Iseo fino al 33% del Maggiore. Oltre alla mancanza di precipitazioni, il caldo anomalo di febbraio, che ha fatto registrare temperature superiori alla media di 1,38 gradi, ha "ingannato" le coltivazioni, dando un'illusione di primavera: mandorli e albicocchi sono in fiore e i peschi già pronti a sbocciare. Se dovesse tornare il freddo -anche per poco-, tutta la produzione sarebbe in pericolo. Due anni fa i danni della siccità ammontarono a 2 miliardi di euro: l'anno appena iniziato ha premesse ancora peggiori. Per tenere alta l'attenzione su quanto sta accadendo, Coldiretti aderirà il prossimo 15 marzo a #Fridaysforfuture, la mobilitazione globale che nasce dalle proteste della giovane attivista svedese Greta Thunberg per chiedere a politici e istituzioni misure concrete contro i cambiamenti climatici.