Negli ultimi 30 anni avevano dichiarato 99 euro a testa. Ma vivevano nel lusso, villee auto costose e soprattutto nessuno di loro lavorava. Unaa sproporzione tra redditi e disponibilità effettiva che non poteva passare inosservata e che è stimata in 50 milioni di euro. Nucleo Pt della Guardia di Finanza e Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bergamo hanno messo a segno un'operazione congiunta nei confronti dei membri della famiglia di etnia rom «Horvat-Nicolini» residenti a Suisio, Trescore Balneario e San Paolo d'argon, ai sensi della normativa antimafia. Gli accertamenti su questo gruppo familiare, composto da 74 soggetti di cui 41 maggiorenni,hanno permesso di quantificare le consistenze patrimoniali ed i precedenti di polizia degli ultimi 30 anni, vale a dire dal 1985. Delle 41 persone maggiorenni mai nessuno ha svolto alcuna attività lavorativa in maniera lecita; nel tempo questi soggetti hanno acceso formalmente diverse partite iva nel settore della compravendita di autovetture, senza mai dichiarare fiscalmente nulla; hanno accumulato diverse condanne irrevocabili e numerosissimi precedenti di polizia (294 deferimenti a carico di 37 individui), di cui il 50% per reati contro il patrimonio (truffe, usure, appropriazioni indebite). Stabili e liberi di muoversi sul territorio, negli ultimi 30 anni hanno ufficialmente dichiarato redditi per complessivi euro 117.000 circa, cioè una media di 99,89 cadauno, per ogni anno d'imposta) e immatricolato circa 1.600 autoveicoli per un valore complessivo di quasi 30 milioni di euro. Hanno acquistato immobili e costruito abitazioni per oltre 10 milioni di euro e subito accertamenti fiscali da parte dell'Amministrazione finanziaria che ha contestato loro la percezione di redditi non dichiarati pari ad euro 6.800.000. E' stata quantificata in 50 milioni e 535.000 euro la sproporzione tra i redditi ufficialmente dichiarati dal gruppo familiare e quanto di fatto nella loro disponibilità. Alla luce di questo, tenuto conto della pericolosità sociale dei soggetti la Procura ha emesso provvedimenti personali di sorveglianza speciale e di decreti di sequestro preventivo dei beni. 6 provvedimenti personali di sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel Comune di residenza e il sequestro di 1.133.000 euro, corrispondenti a 7 immobili, 10 autoveicoli fra cui 3 Ferrari e conti correnti in diversi istituti di credito. Le ville sequestrate, tutte intestate ai figli 18enni senza attività lavorativa sono a Suisio, Urgnano, Grumello del monte, San Paolo d'argon, Sequestrate le abitazioni, ora dovranno allontanarsi dal territorio altrimenti verranno sgomberati in tempi brevi.
Negli ultimi 30 anni avevano dichiarato 99 euro a testa. Ma vivevano nel lusso, villee auto costose e soprattutto nessuno di loro lavorava. Unaa sproporzione tra redditi e disponibilità effettiva che non poteva passare inosservata e che è stimata in 50 milioni di euro. Nucleo Pt della Guardia di Finanza e Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bergamo hanno messo a segno un'operazione congiunta nei confronti dei membri della famiglia di etnia rom «Horvat-Nicolini» residenti a Suisio, Trescore Balneario e San Paolo d'argon, ai sensi della normativa antimafia. Gli accertamenti su questo gruppo familiare, composto da 74 soggetti di cui 41 maggiorenni,hanno permesso di quantificare le consistenze patrimoniali ed i precedenti di polizia degli ultimi 30 anni, vale a dire dal 1985. Delle 41 persone maggiorenni mai nessuno ha svolto alcuna attività lavorativa in maniera lecita; nel tempo questi soggetti hanno acceso formalmente diverse partite iva nel settore della compravendita di autovetture, senza mai dichiarare fiscalmente nulla; hanno accumulato diverse condanne irrevocabili e numerosissimi precedenti di polizia (294 deferimenti a carico di 37 individui), di cui il 50% per reati contro il patrimonio (truffe, usure, appropriazioni indebite). Stabili e liberi di muoversi sul territorio, negli ultimi 30 anni hanno ufficialmente dichiarato redditi per complessivi euro 117.000 circa, cioè una media di 99,89 cadauno, per ogni anno d'imposta) e immatricolato circa 1.600 autoveicoli per un valore complessivo di quasi 30 milioni di euro. Hanno acquistato immobili e costruito abitazioni per oltre 10 milioni di euro e subito accertamenti fiscali da parte dell'Amministrazione finanziaria che ha contestato loro la percezione di redditi non dichiarati pari ad euro 6.800.000. E' stata quantificata in 50 milioni e 535.000 euro la sproporzione tra i redditi ufficialmente dichiarati dal gruppo familiare e quanto di fatto nella loro disponibilità. Alla luce di questo, tenuto conto della pericolosità sociale dei soggetti la Procura ha emesso provvedimenti personali di sorveglianza speciale e di decreti di sequestro preventivo dei beni. 6 provvedimenti personali di sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel Comune di residenza e il sequestro di 1.133.000 euro, corrispondenti a 7 immobili, 10 autoveicoli fra cui 3 Ferrari e conti correnti in diversi istituti di credito. Le ville sequestrate, tutte intestate ai figli 18enni senza attività lavorativa sono a Suisio, Urgnano, Grumello del monte, San Paolo d'argon, Sequestrate le abitazioni, ora dovranno allontanarsi dal territorio altrimenti verranno sgomberati in tempi brevi.