Si muove sinuoso sul palco del "Senza Far Rumore", Mauro Ermanno Giovanardi ha lo spirito di un folletto, la voce suadente e profonda di un crooner e uno stile unico che gli permette di essere estremamente se stesso anche cantando canzoni altrui. L'album "La mia generazione" e il concerto sono un tuffo negli anni '90 dei Casino Royale, dei Massimo Volume, di Neffa, Marlene e Afterhours, Csi, Bluvertigo e Subsonica, che ha influenzato profondamente la scena musicale italiana. Un gruppo di artisti che in poco tempo ha portato l'indie al grande pubblico con canzoni, difficili, senza ritornello. Un movimento, secondo Giovanardi, che tuttavia ha pochissimo in comune con quello attuale dei dei Calcutta, The Giornalisti, Coez (l'unico che salva è Motta) e che invece, rivede, almeno in parte, nell'attuale scena hip hip italiana. Robi Vitali.
Si muove sinuoso sul palco del "Senza Far Rumore", Mauro Ermanno Giovanardi ha lo spirito di un folletto, la voce suadente e profonda di un crooner e uno stile unico che gli permette di essere estremamente se stesso anche cantando canzoni altrui. L'album "La mia generazione" e il concerto sono un tuffo negli anni '90 dei Casino Royale, dei Massimo Volume, di Neffa, Marlene e Afterhours, Csi, Bluvertigo e Subsonica, che ha influenzato profondamente la scena musicale italiana. Un gruppo di artisti che in poco tempo ha portato l'indie al grande pubblico con canzoni, difficili, senza ritornello. Un movimento, secondo Giovanardi, che tuttavia ha pochissimo in comune con quello attuale dei dei Calcutta, The Giornalisti, Coez (l'unico che salva è Motta) e che invece, rivede, almeno in parte, nell'attuale scena hip hip italiana. Robi Vitali.