Da vittima a condannato.
Nel rogo dei tir alla sua Ppb di Seriate, il 6 dicembre 2015, Antonio Settembrini era la vittima vittima. Il mandante Giuseppe Papaleo fu condannato a 8 anni in Appello. Ma da vittima a complice il passo è stato veloce. Settembrini è finito ora in carcere dopo la condanna a 2 anni e 8 mesi divenuta definitiva, per tentata estorsione, proprio a Papaleo, attraverso il metodo mafioso: chiese protezione al clan di Carmelo Caminiti. Settembrini è anche coinvolto in una recente indagine sulle fatture false per riciclare i soldi della cosca Arena.
La storia di vittime e imputati si intreccia nell'ambito della guerra per il trasporto dell'ortofrutta.
Fino ad ora ha retto l'aggravante del metodo mafioso.
Papaleo, 53 anni, di Crotone e con casa a Predore, è stato condannato a 8 anni in appello e attende la Cassazione, ma sta scontando un'altra condanna a 6 anni.
Per Settembrini invece, la Cassazione ha confermato la condanna a 2 anni e 8 mesi per tentata estorsione a Papaleo.
Da vittima a condannato.
Nel rogo dei tir alla sua Ppb di Seriate, il 6 dicembre 2015, Antonio Settembrini era la vittima vittima. Il mandante Giuseppe Papaleo fu condannato a 8 anni in Appello. Ma da vittima a complice il passo è stato veloce. Settembrini è finito ora in carcere dopo la condanna a 2 anni e 8 mesi divenuta definitiva, per tentata estorsione, proprio a Papaleo, attraverso il metodo mafioso: chiese protezione al clan di Carmelo Caminiti. Settembrini è anche coinvolto in una recente indagine sulle fatture false per riciclare i soldi della cosca Arena.
La storia di vittime e imputati si intreccia nell'ambito della guerra per il trasporto dell'ortofrutta.
Fino ad ora ha retto l'aggravante del metodo mafioso.
Papaleo, 53 anni, di Crotone e con casa a Predore, è stato condannato a 8 anni in appello e attende la Cassazione, ma sta scontando un'altra condanna a 6 anni.
Per Settembrini invece, la Cassazione ha confermato la condanna a 2 anni e 8 mesi per tentata estorsione a Papaleo.