Il senso della responsabilità individuale nel contribuire alla costruzione della pace è stato il filo conduttore dell'omelia del vescovo di Bergamo durante la celebrazione della messa del 1° gennaio, Giornata mondiale della pace. Monsignor Beschi ha preso spunto dal messaggio scritto per l'occasione da papa Francesco, nel quale il Pontefice rivolge un invito alla politica, alla "buona politica", affinchè si metta al servizio della pace. Il Vescovo ha parlato delle inquietudini e delle ansie dell'uomo moderno, prima fra tutte quella causata dalla globalizzazione: i suoi limiti, ha sottolineato monsignor Beschi riprendendo il messaggio del Papa, non devono portarci verso la chiusura, la paura dell'altro, che si traduce dal punto di vista politico in nazionalismi esasperati. "Non smettiamo di essere artigiani di pace", ha detto il Vescovo, che ha annunciato due appuntamenti sul tema: "La 24 ore per la pace" il 25 gennaio, e l'incontro mondiale dei Giovani della pace che si terrà a Bergamo l'11 maggio.
Il senso della responsabilità individuale nel contribuire alla costruzione della pace è stato il filo conduttore dell'omelia del vescovo di Bergamo durante la celebrazione della messa del 1° gennaio, Giornata mondiale della pace. Monsignor Beschi ha preso spunto dal messaggio scritto per l'occasione da papa Francesco, nel quale il Pontefice rivolge un invito alla politica, alla "buona politica", affinchè si metta al servizio della pace. Il Vescovo ha parlato delle inquietudini e delle ansie dell'uomo moderno, prima fra tutte quella causata dalla globalizzazione: i suoi limiti, ha sottolineato monsignor Beschi riprendendo il messaggio del Papa, non devono portarci verso la chiusura, la paura dell'altro, che si traduce dal punto di vista politico in nazionalismi esasperati. "Non smettiamo di essere artigiani di pace", ha detto il Vescovo, che ha annunciato due appuntamenti sul tema: "La 24 ore per la pace" il 25 gennaio, e l'incontro mondiale dei Giovani della pace che si terrà a Bergamo l'11 maggio.