E' stato rinviato a giudizio Antonio Cassisi, primario e chirurgo maxillofacciale all'Ospedale Papa Giovanni XXIII accusato di peculato, abuso d'ufficio, falso e maltrattamenti. Lo ha deciso oggi il giudice Ilaria Sanesi accogliendo le richieste del pm Giancarlo Mancusi. Secondo l'accusa Cassisi si sarebbe reso responsabile di presunti maltrattamenti a un collega, il dottor Paolo Amaddeo, ma anche di peculato per alcune visite che avrebbe effettuato nel suo studio e che non sarebbero state dichiarate all'azienda ospedaliera, oltre a falso e abuso d'ufficio. Cassisi è un luminare nel suo campo, più volte balzato agli onori delle cronache per interventi chirurgici eccezionali, come quello su una bimba di 16 mesi nata con due facce e quello su un'altra di 7 anni, il cui volto è stato distaccato dalle ossa del cranio per consentire una corretta crescita. Il procresso inizierà il 15 febbraio. Cassisi è difeso dallo studio Buongiorno. E' stata invece condannata ad 1 anno per concorso in peculato la segretaria di Cassisi, Nadia Botti che ha annunciato il ricorso in appello.
E' stato rinviato a giudizio Antonio Cassisi, primario e chirurgo maxillofacciale all'Ospedale Papa Giovanni XXIII accusato di peculato, abuso d'ufficio, falso e maltrattamenti. Lo ha deciso oggi il giudice Ilaria Sanesi accogliendo le richieste del pm Giancarlo Mancusi. Secondo l'accusa Cassisi si sarebbe reso responsabile di presunti maltrattamenti a un collega, il dottor Paolo Amaddeo, ma anche di peculato per alcune visite che avrebbe effettuato nel suo studio e che non sarebbero state dichiarate all'azienda ospedaliera, oltre a falso e abuso d'ufficio. Cassisi è un luminare nel suo campo, più volte balzato agli onori delle cronache per interventi chirurgici eccezionali, come quello su una bimba di 16 mesi nata con due facce e quello su un'altra di 7 anni, il cui volto è stato distaccato dalle ossa del cranio per consentire una corretta crescita. Il procresso inizierà il 15 febbraio. Cassisi è difeso dallo studio Buongiorno. E' stata invece condannata ad 1 anno per concorso in peculato la segretaria di Cassisi, Nadia Botti che ha annunciato il ricorso in appello.