Decine di soccorritori sono rimasti impegnati fino a notte inoltrata nella speranza di salvare la vita al pensionato 71enne di Casnigo precipitato in un dirupo. Bortolo Perani era finito in una scarpata, mentre percorreva il sentiero fra il Santuario della Santissima Trinità e quello della Madonna d'Erbia. La moglie, non vedendolo rientrare e non ottenendo risposta al cellulare, attorno alle 18, ha telefonato, preoccupata a una coppia di amici. «Siamo andati con lei in giro per il paese – hanno raccontato – fino a quando abbiamo visto l'auto di suo marito vicino al sentiero. L'abbiamo rassicurata dicendole che, probabilmente, era salito sull'auto di un amico e l'abbiamo riportata a casa. Ma la preoccupazione ci ha fatto tornare verso il sentiero continuando a chiamarlo al cellulare». Poco prima delle 22 hanno sentito la suoneria in un punto del sentiero che attraversa un canale e hanno subito chiamato il 112. Sono intervenuti per primi gli uomini della Croce rossa della Valgandino, che hanno trovato il cellulare e localizzato il 71enne ferito, raggiunto poi anche dai Vigili del fuoco. Sul posto squadre da Bergamo, Gazzaniga e Clusone con il nucleo Soccorso speleo alpino fluviale, specializzato in questo genere di ricerche, assieme ai carabinieri di Albino e Gandino e ai tecnici del Soccorso alpino della Media Val Seriana. Le operazioni di recupero sono state particolarmente complesse e faticose anche e soprattutto per la natura impervia della zona. L'uomo è stato ritrovato in stato di semicoscienza, ma fortemente indebolito dai colpi subiti e dalla lunga permanenza nel burrone. Un prolungato massaggio cardiaco e la corsa disperata all'Ospedale Papa Giovanni di Bergamo non sono purtroppo riusciti a salvargli la vita. I funerali sono stati fissati per giovedì 24 marzo alle 15 a Casnigo.
Decine di soccorritori sono rimasti impegnati fino a notte inoltrata nella speranza di salvare la vita al pensionato 71enne di Casnigo precipitato in un dirupo. Bortolo Perani era finito in una scarpata, mentre percorreva il sentiero fra il Santuario della Santissima Trinità e quello della Madonna d'Erbia. La moglie, non vedendolo rientrare e non ottenendo risposta al cellulare, attorno alle 18, ha telefonato, preoccupata a una coppia di amici. «Siamo andati con lei in giro per il paese – hanno raccontato – fino a quando abbiamo visto l'auto di suo marito vicino al sentiero. L'abbiamo rassicurata dicendole che, probabilmente, era salito sull'auto di un amico e l'abbiamo riportata a casa. Ma la preoccupazione ci ha fatto tornare verso il sentiero continuando a chiamarlo al cellulare». Poco prima delle 22 hanno sentito la suoneria in un punto del sentiero che attraversa un canale e hanno subito chiamato il 112. Sono intervenuti per primi gli uomini della Croce rossa della Valgandino, che hanno trovato il cellulare e localizzato il 71enne ferito, raggiunto poi anche dai Vigili del fuoco. Sul posto squadre da Bergamo, Gazzaniga e Clusone con il nucleo Soccorso speleo alpino fluviale, specializzato in questo genere di ricerche, assieme ai carabinieri di Albino e Gandino e ai tecnici del Soccorso alpino della Media Val Seriana. Le operazioni di recupero sono state particolarmente complesse e faticose anche e soprattutto per la natura impervia della zona. L'uomo è stato ritrovato in stato di semicoscienza, ma fortemente indebolito dai colpi subiti e dalla lunga permanenza nel burrone. Un prolungato massaggio cardiaco e la corsa disperata all'Ospedale Papa Giovanni di Bergamo non sono purtroppo riusciti a salvargli la vita. I funerali sono stati fissati per giovedì 24 marzo alle 15 a Casnigo.