Case popolari, si cambia. La giunta regionale ha approvato un provvedimento che cambia le regole nell'assegnazione dell'edilizia residenziale, e nella durata della locazione. La proposta di riforma, che ora deve passare al vaglio del Consiglio, prevede innanzitutto che anche i privati possano essere fornitori di alloggi, accanto a Comuni e Aler, un po' come accade nella sanità. Una vera rivoluzione si annuncia sul fronte dei contratti di locazione, che dovrebbero diventare temporanei, per otto anni rinnovabili, e sottoposti a controlli annuali relativi alla sussistenza dei requisiti di permanenza. Scomparirebbe, quindi, l'idea della casa popolare a vita. La locazione sarebbe sospesa in caso di morosità colpevole, o in presenza di false dichiarazioni sui requisiti. Tra questi, anche la residenza in Lombardia da almeno cinque anni. Possibiliste le minoranze: luci e ombre secondo il Pd, mentre la lista Bruni annuncia la presentazione di una controproposta. Sugli scenari futuri, va considerato un dato che distingue Bergamo da altre situazioni in ambito nazionale: la morosità è in diminuzione. Nel 2015 il mancato pagamento ha riguardato il 13,37% dei contratti.
Case popolari, si cambia. La giunta regionale ha approvato un provvedimento che cambia le regole nell'assegnazione dell'edilizia residenziale, e nella durata della locazione. La proposta di riforma, che ora deve passare al vaglio del Consiglio, prevede innanzitutto che anche i privati possano essere fornitori di alloggi, accanto a Comuni e Aler, un po' come accade nella sanità. Una vera rivoluzione si annuncia sul fronte dei contratti di locazione, che dovrebbero diventare temporanei, per otto anni rinnovabili, e sottoposti a controlli annuali relativi alla sussistenza dei requisiti di permanenza. Scomparirebbe, quindi, l'idea della casa popolare a vita. La locazione sarebbe sospesa in caso di morosità colpevole, o in presenza di false dichiarazioni sui requisiti. Tra questi, anche la residenza in Lombardia da almeno cinque anni. Possibiliste le minoranze: luci e ombre secondo il Pd, mentre la lista Bruni annuncia la presentazione di una controproposta. Sugli scenari futuri, va considerato un dato che distingue Bergamo da altre situazioni in ambito nazionale: la morosità è in diminuzione. Nel 2015 il mancato pagamento ha riguardato il 13,37% dei contratti.