700 iscritti in gara per una Sky del Canto di altissimo livello sui sentieri del promontorio che domina l'Isola Bergamasca, senza pioggia e senza fango, tanto è vero che sono stati abbattuti tutti i record precedenti sul percorso di 22 chilometri e 1280 metri di dislivello con partenza ed arrivo a Carvico. In campo maschile vittoria del 23enne trentino Cesare Maestri dell'Atletica Valli Bergamasche Leffe che in 1h37'49' ha preso subito il largo precedendo di 2'23" il campione del mondo di corsa in montagna lunghe distanze Alessandro Rambaldini, abbassando il primato che apparteneva a Pascal Egli. Terzo gradino del podio per Marco Zanoni. Al quinto posto il non ancora 17enne Andrea Rota, con partecipazioni speciali del re del Tor des Géants Oliviero Bosatelli e di Mario Poletti, vera e propria icona di questa disciplina. In campo femminile si è imposta la favorita della vigilia, la rumena Denisa Dragomir, che in 1h54'22' ha polverizzato il record fatto segnare nel 2016 da Katrine Villumsen. Al secondo posto la connazionale Ingrid Mutter, anch'essa sotto il primato precedente, e terza la beniamina di casa Martina Brambilla, già due volte vincitrice di questa gara. Nella top five anche Sara Rapezzi e l'ultrarunner Graziana Pè.
700 iscritti in gara per una Sky del Canto di altissimo livello sui sentieri del promontorio che domina l'Isola Bergamasca, senza pioggia e senza fango, tanto è vero che sono stati abbattuti tutti i record precedenti sul percorso di 22 chilometri e 1280 metri di dislivello con partenza ed arrivo a Carvico. In campo maschile vittoria del 23enne trentino Cesare Maestri dell'Atletica Valli Bergamasche Leffe che in 1h37'49' ha preso subito il largo precedendo di 2'23" il campione del mondo di corsa in montagna lunghe distanze Alessandro Rambaldini, abbassando il primato che apparteneva a Pascal Egli. Terzo gradino del podio per Marco Zanoni. Al quinto posto il non ancora 17enne Andrea Rota, con partecipazioni speciali del re del Tor des Géants Oliviero Bosatelli e di Mario Poletti, vera e propria icona di questa disciplina. In campo femminile si è imposta la favorita della vigilia, la rumena Denisa Dragomir, che in 1h54'22' ha polverizzato il record fatto segnare nel 2016 da Katrine Villumsen. Al secondo posto la connazionale Ingrid Mutter, anch'essa sotto il primato precedente, e terza la beniamina di casa Martina Brambilla, già due volte vincitrice di questa gara. Nella top five anche Sara Rapezzi e l'ultrarunner Graziana Pè.