Sono arrivati in mattinata a Orio al Serio i primi operai che dovranno occuparsi della rimozione del Boeing 737 ungherese andato fuori pista il 5 agosto scorso, atterrando sulla tangenziale che porta allo scalo. Da lì il cargo era stato spostato accanto al cimitero e al campo sportivo di Orio, sotto la costante sorveglianza di guardie giurate. La settimana scorsa, a sei mesi dall'incidente, è arrivata da Enac (l'Ente nazionale per l'aviazione civile) la conferma che il piano di rimozione dell'aereo era stato approvato: le operazioni potranno quindi partire già da martedì. La varie fasi della rimozione saranno eseguite da una ditta di Grassobbio, per conto di un'azienda olandese che ha affidato l'incarico ai bergamaschi data la vicinanza rispetto alla zona dei lavori. L'area dovrà essere trasformata in un vero cantiere. In seguito, l'aereo sarà smontato pezzo per pezzo, e il terreno su cui giace da sei mesi verrà bonificato.
Sono arrivati in mattinata a Orio al Serio i primi operai che dovranno occuparsi della rimozione del Boeing 737 ungherese andato fuori pista il 5 agosto scorso, atterrando sulla tangenziale che porta allo scalo. Da lì il cargo era stato spostato accanto al cimitero e al campo sportivo di Orio, sotto la costante sorveglianza di guardie giurate. La settimana scorsa, a sei mesi dall'incidente, è arrivata da Enac (l'Ente nazionale per l'aviazione civile) la conferma che il piano di rimozione dell'aereo era stato approvato: le operazioni potranno quindi partire già da martedì. La varie fasi della rimozione saranno eseguite da una ditta di Grassobbio, per conto di un'azienda olandese che ha affidato l'incarico ai bergamaschi data la vicinanza rispetto alla zona dei lavori. L'area dovrà essere trasformata in un vero cantiere. In seguito, l'aereo sarà smontato pezzo per pezzo, e il terreno su cui giace da sei mesi verrà bonificato.