Il grande caldo è in arrivo ma, almeno per ora, non dovremo temere la siccità. Le precipitazioni degli ultimi mesi ci consentono di affrontare le imminenti ondate di calore con una certa tranqullità: Secondo Arpa Lombardia, il manto nevoso presente sui ghiacciai della nostra regione è addirittura il triplo rispetto alla media del periodo compreso tra il 2006 e il 2015. L'acqua proveniente dal bacino del lago d'Iseo servirà per l'irrigazione dei campi della campagna bergamasca e bresciana: dal Consorzio dell'Oglio (che si occupa anche del monitoraggio del lago d'Iseo), però, invitano alla prudenza. Il livello del Sebino è infatti particolarmente sensibile alle quantità di precipitazioni, che difficilmente si registreranno nei prossimi sette giorni, quando sulla pianura padana il livello di termometro potrebbe avvicinarsi ai 40°. Intanto - e questo è uno dei paradosso cui saremo costretti ad abituarci data la estrema variabilità del clima - si contano i danni causati dalle precipitazioni di sabato: oltre ai problemi alle colture di mais, ci sono i guai causati dal fango che dai campi si riversa sulle strade. Gli amministratori dei paesi della zona più colpita, l'Isola Bergamasca, concordano sulla necessità di risolvere i problemi causati soprattutto dal torrente Dordo.
Il grande caldo è in arrivo ma, almeno per ora, non dovremo temere la siccità. Le precipitazioni degli ultimi mesi ci consentono di affrontare le imminenti ondate di calore con una certa tranqullità: Secondo Arpa Lombardia, il manto nevoso presente sui ghiacciai della nostra regione è addirittura il triplo rispetto alla media del periodo compreso tra il 2006 e il 2015. L'acqua proveniente dal bacino del lago d'Iseo servirà per l'irrigazione dei campi della campagna bergamasca e bresciana: dal Consorzio dell'Oglio (che si occupa anche del monitoraggio del lago d'Iseo), però, invitano alla prudenza. Il livello del Sebino è infatti particolarmente sensibile alle quantità di precipitazioni, che difficilmente si registreranno nei prossimi sette giorni, quando sulla pianura padana il livello di termometro potrebbe avvicinarsi ai 40°. Intanto - e questo è uno dei paradosso cui saremo costretti ad abituarci data la estrema variabilità del clima - si contano i danni causati dalle precipitazioni di sabato: oltre ai problemi alle colture di mais, ci sono i guai causati dal fango che dai campi si riversa sulle strade. Gli amministratori dei paesi della zona più colpita, l'Isola Bergamasca, concordano sulla necessità di risolvere i problemi causati soprattutto dal torrente Dordo.