Sono Giancarlo Marchetti e Giuseppe Nachiero, rispettivamente di Bergamo e di Ponte S.Pietro, i due imprenditori bergamaschi raggiunti da misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta «Smile» condotta dai carabinieri di Milano su ordine della Procura di Monza, che ha portato all'arresto di 21 persone tra cui Fabio Rizzi, consigliere regionale della Lega, presidente della Commissione Sanità nonchè estensore della recente riforma lombarda. I due bergamaschi sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta e alla corruzione. Secondo la Procura, le società di cui i due sono amministratori avrebbero fatto parte di un gruppo di imprese che nel corso di dieci anni erano riuscite a ottenere il monopolio nel settore dei servizi odontoiatrici all'interno di aziende sanitarie lombarde, tra le quali ci sarebbe anche l'ospedale Bolognini di Seriate, potendo contare sulla compiacenza di Rizzi e di altri funzionari pubblici, che avrebbero creato gare d'appalto costruite su misura per loro. Le indagini, avviate nel 2013, riguardano un giro d'affari per oltre 400 milioni di euro. Le società coinvolte, tra le quali comparirebbe anche la Servicedent, gestiscono studi odontoiatrici che operano all'interno di strutture ospedaliere pubbliche, fornendo prestazioni in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.
Sono Giancarlo Marchetti e Giuseppe Nachiero, rispettivamente di Bergamo e di Ponte S.Pietro, i due imprenditori bergamaschi raggiunti da misure cautelari nell'ambito dell'inchiesta «Smile» condotta dai carabinieri di Milano su ordine della Procura di Monza, che ha portato all'arresto di 21 persone tra cui Fabio Rizzi, consigliere regionale della Lega, presidente della Commissione Sanità nonchè estensore della recente riforma lombarda. I due bergamaschi sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta e alla corruzione. Secondo la Procura, le società di cui i due sono amministratori avrebbero fatto parte di un gruppo di imprese che nel corso di dieci anni erano riuscite a ottenere il monopolio nel settore dei servizi odontoiatrici all'interno di aziende sanitarie lombarde, tra le quali ci sarebbe anche l'ospedale Bolognini di Seriate, potendo contare sulla compiacenza di Rizzi e di altri funzionari pubblici, che avrebbero creato gare d'appalto costruite su misura per loro. Le indagini, avviate nel 2013, riguardano un giro d'affari per oltre 400 milioni di euro. Le società coinvolte, tra le quali comparirebbe anche la Servicedent, gestiscono studi odontoiatrici che operano all'interno di strutture ospedaliere pubbliche, fornendo prestazioni in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.