Dovrà comparire in udienza davanti al giudice il prossimo 14 dicembre. Luigi Fontanella, ex promotore finanziario radiato dall'albo e con mandato immediatamente revocato dalla banca nel 2011, è stato citato a giudizio per truffa, appropriazione indebita, falso e falso in scrittura privata. In attesa del giudizio, le vittime della truffa, disperate, ricostruiscono l'accaduto. Come il pensionato di Brembate, ex commerciante quasi ottantenne, con moglie affetta da Alzheimer, cinquant'anni di lavoro e oggi costretto a barcamenarsi con i 500 euro di pensione per badare a se stesso ed alla moglie. "Gli abbiamo affidato tutti i nostri risparmi- ricorda il pensionato - e lui, ogni paio di mesi, ci mostrava su fogli di carta o sul suo computer portatile, incrementi notevoli e per anni ci ha fatto credere che avevamo a nostra disposizione oltre 500 mila euro. Abbiamo scoperto della truffa e della chiusura dell'ufficio dal telegiornale". Sono un centinaio le parti offese: tra loro anche Banca Mediolanum che gli revocò il mandato, l' Adusbef e 98 ex clienti di Fontanella. Nella maggior parte residenti a Brembate Sopra, dove lui aveva l' ufficio di promotore, tutti suoi conoscenti a vari livelli. Tra questi anche l' ottantenne. Il processo inizierà a dicembre quando Fontanella dovrà spiegare che fine hanno fatto i soldi che i clienti pensavano essere al sicuro. C'è da augurarsi, per le vittime della truffa, che le stesse non abbiano dato al promotore delle cifre in contanti, procedura vietatissima che che nessuna banca al mondo e nessun promotore vero può accettare, proprio a tutela dei clienti. Simona Befani
Dovrà comparire in udienza davanti al giudice il prossimo 14 dicembre. Luigi Fontanella, ex promotore finanziario radiato dall'albo e con mandato immediatamente revocato dalla banca nel 2011, è stato citato a giudizio per truffa, appropriazione indebita, falso e falso in scrittura privata. In attesa del giudizio, le vittime della truffa, disperate, ricostruiscono l'accaduto. Come il pensionato di Brembate, ex commerciante quasi ottantenne, con moglie affetta da Alzheimer, cinquant'anni di lavoro e oggi costretto a barcamenarsi con i 500 euro di pensione per badare a se stesso ed alla moglie. "Gli abbiamo affidato tutti i nostri risparmi- ricorda il pensionato - e lui, ogni paio di mesi, ci mostrava su fogli di carta o sul suo computer portatile, incrementi notevoli e per anni ci ha fatto credere che avevamo a nostra disposizione oltre 500 mila euro. Abbiamo scoperto della truffa e della chiusura dell'ufficio dal telegiornale". Sono un centinaio le parti offese: tra loro anche Banca Mediolanum che gli revocò il mandato, l' Adusbef e 98 ex clienti di Fontanella. Nella maggior parte residenti a Brembate Sopra, dove lui aveva l' ufficio di promotore, tutti suoi conoscenti a vari livelli. Tra questi anche l' ottantenne. Il processo inizierà a dicembre quando Fontanella dovrà spiegare che fine hanno fatto i soldi che i clienti pensavano essere al sicuro. C'è da augurarsi, per le vittime della truffa, che le stesse non abbiano dato al promotore delle cifre in contanti, procedura vietatissima che che nessuna banca al mondo e nessun promotore vero può accettare, proprio a tutela dei clienti. Simona Befani