Bollette esageratamente alte. Ecco la sorpresa poco piacevole che molti consumatori si sono visti recapitare nell'ultimo periodo nella cassetta della posta. Fatture di gas ed elettricità sul banco degli imputati. Nell'ufficio di Adiconsum a Bergamo sono state portate bollette anche di 5000 euro. Ma non si pensi ad usi ed abusi energetici: in realtà i conti pazzi sono dovuti a conguagli, alcuni relativi anche a parecchi anni addietro e spesso successivi a un cambiamento di fornitore. «In molti casi – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -, i conguagli ricevuti non sono altro che il frutto di anni di addebiti dovuti a conteggi di consumi meramente stimati. Ciò accade perché le aziende erogatrici di tali servizi non tengono conto delle periodiche letture dei contatori. L'utente così, per evitare che vennga interrotta l'erogazione del servizio, seppure dinanzi a cifre poco credibili pagano e poi chiedono accertamenti. Il 13% delle fatture energetiche emesse in Italia (17 milioni di bollette) sono in consumo stimato, secondo i dati forniti dall'Autorità per l'energia il gas, e spesso risultano inutili le auto-letture. Per il gas la situazione è ancora peggio in quanto il 50% delle fatture è in consumo stimato. L'Autority è intervenuta imponendo tre controlli annuali per arginare il problema. Oltre il 70% delle bollette stimate riguarda il mercato libero: veri e propri anticipi che i consumatori fanno di tasca propria agli operatori senza che questi ultimi paghino degli interessi. Per evitare i giochetti, il consiglio è di verificare sempre i consumi al contatore per rilevare eventuali anomalie che vanno subito segnalate e quando si cambia fornitore testimoniare con foto i consumi del contatore.
Bollette esageratamente alte. Ecco la sorpresa poco piacevole che molti consumatori si sono visti recapitare nell'ultimo periodo nella cassetta della posta. Fatture di gas ed elettricità sul banco degli imputati. Nell'ufficio di Adiconsum a Bergamo sono state portate bollette anche di 5000 euro. Ma non si pensi ad usi ed abusi energetici: in realtà i conti pazzi sono dovuti a conguagli, alcuni relativi anche a parecchi anni addietro e spesso successivi a un cambiamento di fornitore. «In molti casi – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -, i conguagli ricevuti non sono altro che il frutto di anni di addebiti dovuti a conteggi di consumi meramente stimati. Ciò accade perché le aziende erogatrici di tali servizi non tengono conto delle periodiche letture dei contatori. L'utente così, per evitare che vennga interrotta l'erogazione del servizio, seppure dinanzi a cifre poco credibili pagano e poi chiedono accertamenti. Il 13% delle fatture energetiche emesse in Italia (17 milioni di bollette) sono in consumo stimato, secondo i dati forniti dall'Autorità per l'energia il gas, e spesso risultano inutili le auto-letture. Per il gas la situazione è ancora peggio in quanto il 50% delle fatture è in consumo stimato. L'Autority è intervenuta imponendo tre controlli annuali per arginare il problema. Oltre il 70% delle bollette stimate riguarda il mercato libero: veri e propri anticipi che i consumatori fanno di tasca propria agli operatori senza che questi ultimi paghino degli interessi. Per evitare i giochetti, il consiglio è di verificare sempre i consumi al contatore per rilevare eventuali anomalie che vanno subito segnalate e quando si cambia fornitore testimoniare con foto i consumi del contatore.