Proiettati al Bergamo Film Meeting e poi dal 22 marzo anche nelle sale italiane, due film del regista romeno Adrian Sitaru, distribuiti da Lab80. Si tratta di due storie toste che raccontano la vita senza fare sconti alla drammaticità delle situazioni messe in scena. Fixeur e Illegittimo. Il primo è una storia che pone il quesito sul limite di ordine morale che dovrebbe avere di un'inchiesta giornalistica, in questo caso si parla della tratta di bambine da avviare alla prostituzione. Il secondo, invece, "Illegittimo" parla del duro scontro generazionale tra genitori e figli e tra libertà di scelta e morale tradizionale. Due film che aprono una profonda riflessione, per un cinema che riesce ancora a far discutere e a porre davanti allo spettatore la realtà nuda e cruda.
Proiettati al Bergamo Film Meeting e poi dal 22 marzo anche nelle sale italiane, due film del regista romeno Adrian Sitaru, distribuiti da Lab80. Si tratta di due storie toste che raccontano la vita senza fare sconti alla drammaticità delle situazioni messe in scena. Fixeur e Illegittimo. Il primo è una storia che pone il quesito sul limite di ordine morale che dovrebbe avere di un'inchiesta giornalistica, in questo caso si parla della tratta di bambine da avviare alla prostituzione. Il secondo, invece, "Illegittimo" parla del duro scontro generazionale tra genitori e figli e tra libertà di scelta e morale tradizionale. Due film che aprono una profonda riflessione, per un cinema che riesce ancora a far discutere e a porre davanti allo spettatore la realtà nuda e cruda.