L'idea di educazione associata a un ambiente come quello del carcere può suonare stonato per alcuni. Non dovrebbe essere così, se pensiamo che la Costituzione stessa afferma che le pene devono tendere alla "rieducazione del condannato". Fedeli a questo precetto, l'Università di Bergamo e la Casa circondariale di via Gleno proseguono nel percorso intrapreso sin dal 2004, con una collaborazione reciproca che si traduce nella possibilità, già colta da diversi detenuti, di riprendere e portare a termine gli studi, e agli studenti dell'Ateneo cittadino di effettuare all'interno del carcere periodi di tirocinio. Una nuova tappa di questo cammino comune in Sant'Agostino.
L'idea di educazione associata a un ambiente come quello del carcere può suonare stonato per alcuni. Non dovrebbe essere così, se pensiamo che la Costituzione stessa afferma che le pene devono tendere alla "rieducazione del condannato". Fedeli a questo precetto, l'Università di Bergamo e la Casa circondariale di via Gleno proseguono nel percorso intrapreso sin dal 2004, con una collaborazione reciproca che si traduce nella possibilità, già colta da diversi detenuti, di riprendere e portare a termine gli studi, e agli studenti dell'Ateneo cittadino di effettuare all'interno del carcere periodi di tirocinio. Una nuova tappa di questo cammino comune in Sant'Agostino.