Una "carta d'identità" per le nostre biciclette, per prevenirne il furto. Un'idea già messa in pratica in diverse città italiane, cui sta lavorando il Comune di Bergamo. Le due ruote sono spessissimo oggetto di furti: difficile, però, quantificarne il numero, se si pensa che in un anno e mezzo sono state solo 73 le denunce sporte alla polizia locale. Basta daro uno sguardo alle piattaforme social per capire che il fenomeno ha ben diversa entità (solo sulla pagina facebook del Comune, nel 2018 sono apparse 130 segnalazioni). Ci sono diverse possibilità per rende la bicicletta facilmente identificabile, e soprattutto legarla al proprietario. Lo si può fare, per esempio, applicando al mezzo un adesivo - difficile da rimuovere - che riporti un codice identificativo, fino ad adottare lo strumento che al momento offre la garanzia più alta: dotare la due ruote di un segnalatore Gps. I dati relativi alla bicicletta dovrebbero entrare a far parte di un registro digitale, "Bikebee", cui hanno già aderito diversi capoluoghi italiani, e un Comune della Bergamasca, Boltiere. In attesa che il sistema arrivi anche a Bergamo, l'Aribi - associazione che raggruppa gli amanti della bicicletta - ha stilato una classifica dei modelli più ambiti dai ladri, ma anche dei luoghi e degli orari in cui i furti avvengono con maggiore frequenza. Al top le city-bike da uomo. Zone a rischio: Sentierone, viale Papa Giovanni, ma anche via Previtali e via Broseta. Gli orari più pericolosi sono le 8.00 del mattino, la pausa-pranzo e il tardo pomeriggio, tra l e17.00 e le 20.00. Intensa attività, quella dei ladri di biciclette, che presto potrebbero però avere una vita un po' meno facile.
Una "carta d'identità" per le nostre biciclette, per prevenirne il furto. Un'idea già messa in pratica in diverse città italiane, cui sta lavorando il Comune di Bergamo. Le due ruote sono spessissimo oggetto di furti: difficile, però, quantificarne il numero, se si pensa che in un anno e mezzo sono state solo 73 le denunce sporte alla polizia locale. Basta daro uno sguardo alle piattaforme social per capire che il fenomeno ha ben diversa entità (solo sulla pagina facebook del Comune, nel 2018 sono apparse 130 segnalazioni). Ci sono diverse possibilità per rende la bicicletta facilmente identificabile, e soprattutto legarla al proprietario. Lo si può fare, per esempio, applicando al mezzo un adesivo - difficile da rimuovere - che riporti un codice identificativo, fino ad adottare lo strumento che al momento offre la garanzia più alta: dotare la due ruote di un segnalatore Gps. I dati relativi alla bicicletta dovrebbero entrare a far parte di un registro digitale, "Bikebee", cui hanno già aderito diversi capoluoghi italiani, e un Comune della Bergamasca, Boltiere. In attesa che il sistema arrivi anche a Bergamo, l'Aribi - associazione che raggruppa gli amanti della bicicletta - ha stilato una classifica dei modelli più ambiti dai ladri, ma anche dei luoghi e degli orari in cui i furti avvengono con maggiore frequenza. Al top le city-bike da uomo. Zone a rischio: Sentierone, viale Papa Giovanni, ma anche via Previtali e via Broseta. Gli orari più pericolosi sono le 8.00 del mattino, la pausa-pranzo e il tardo pomeriggio, tra l e17.00 e le 20.00. Intensa attività, quella dei ladri di biciclette, che presto potrebbero però avere una vita un po' meno facile.