Anche Bergamo ha la sua 'Affittopoli', e oggi sono arrivate le richieste del pm Giancarlo Mancusi per gli undici imputati, tra dirigenti e inquilini, ritenuti responsabili a vario titolo di irregolarità nella destinazione di 199 appartamenti del Comune di Bergamo tra il 2006 e il 2011: alcuni di questi immobili sarebbero stati affittati a dipendenti di Palazzo Frizzoni o a loro parenti privi dei requisiti, facendo ricorso a una corsia preferenziale che permetteva di scavalcare chi partecipava alle normali graduatorie. Per Sonia Rigoletto, all'epoca dirigente dell’Ufficio alloggi di Palafrizzoni e ritenuta la chiave del meccanismo illecito, la richiesta più pesante: due anni e quattro mesi. Un anno per Gianluca Della Mea, ex responsabile della divisione Politiche della casa, così come per Tullia Vecchi, ex segretaria dell’allora sindaco Franco Tentorio. Richiesti 9 mesi per Massimo Casanova, all’epoca dirigente di riferimento dell’area Politiche della casa del Comune. Chiesta l'assoluzione per intervenuta prescrizione di Daniele Lussana, ex commissario della polizia locale del capoluogo. Due assoluzioni e pene fino a 8 mesi sono stati invece chiesti per gli altri 6 coinvolti. Tutti gli imputati hanno respinto le accuse. In particolare Emilio Gueli, legale di Tullia Vecchi, ha evidenziato che la sua assistita, che viveva già in un alloggio, ne aveva chiesto al Comune uno più piccolo dove stare con la madre dopo che la figlia era uscita di casa, non traendone quindi alcun vantaggio. Comune di Bergamo e Unione inquilini, parti civili nel processo, si sono associati alle richieste del pm: fatto contestato dall'avvocato Mastropietro, legale di Gianluca Della Mea, secondo il quale il Comune avrebbe avuto tutti gli strumenti per controllare.
Anche Bergamo ha la sua 'Affittopoli', e oggi sono arrivate le richieste del pm Giancarlo Mancusi per gli undici imputati, tra dirigenti e inquilini, ritenuti responsabili a vario titolo di irregolarità nella destinazione di 199 appartamenti del Comune di Bergamo tra il 2006 e il 2011: alcuni di questi immobili sarebbero stati affittati a dipendenti di Palazzo Frizzoni o a loro parenti privi dei requisiti, facendo ricorso a una corsia preferenziale che permetteva di scavalcare chi partecipava alle normali graduatorie. Per Sonia Rigoletto, all'epoca dirigente dell’Ufficio alloggi di Palafrizzoni e ritenuta la chiave del meccanismo illecito, la richiesta più pesante: due anni e quattro mesi. Un anno per Gianluca Della Mea, ex responsabile della divisione Politiche della casa, così come per Tullia Vecchi, ex segretaria dell’allora sindaco Franco Tentorio. Richiesti 9 mesi per Massimo Casanova, all’epoca dirigente di riferimento dell’area Politiche della casa del Comune. Chiesta l'assoluzione per intervenuta prescrizione di Daniele Lussana, ex commissario della polizia locale del capoluogo. Due assoluzioni e pene fino a 8 mesi sono stati invece chiesti per gli altri 6 coinvolti. Tutti gli imputati hanno respinto le accuse. In particolare Emilio Gueli, legale di Tullia Vecchi, ha evidenziato che la sua assistita, che viveva già in un alloggio, ne aveva chiesto al Comune uno più piccolo dove stare con la madre dopo che la figlia era uscita di casa, non traendone quindi alcun vantaggio. Comune di Bergamo e Unione inquilini, parti civili nel processo, si sono associati alle richieste del pm: fatto contestato dall'avvocato Mastropietro, legale di Gianluca Della Mea, secondo il quale il Comune avrebbe avuto tutti gli strumenti per controllare.