Ci sarà un tocco di femminilità, prima di tutto vocale, nella prossima edizione di Bergamo Jazz targata Maria Pia De Vito, non certo per una questione di quote rosa ma solo per capacità e condivisione del progetto. Si presenta così la cantante e compositrice napoletana che ha preso le redini del festival succedendo a Dave Douglas. E proprio come il musicista newyokese, anche lei punterà sulla creatività e sulla diversità aggiungendo però la sua impronta attraverso quella che lei chiama legacy, ovvero l'eredità dei maestri del jazz. La De Vito prenderà confidenza con la città e le misure degli appassionati orobici di jazz con un concerto che si terrà martedì 18 giugno al Lazzaretto in duo con il pianista britannico Huw Warren, e poi in trio con l'aggiunta di Ralph Towner. Il giorno prima il 17 giugno sullo stesso palco altra serata estiva jazzistica con il Tingvall Trio. Due serate da non perdere.
Ci sarà un tocco di femminilità, prima di tutto vocale, nella prossima edizione di Bergamo Jazz targata Maria Pia De Vito, non certo per una questione di quote rosa ma solo per capacità e condivisione del progetto. Si presenta così la cantante e compositrice napoletana che ha preso le redini del festival succedendo a Dave Douglas. E proprio come il musicista newyokese, anche lei punterà sulla creatività e sulla diversità aggiungendo però la sua impronta attraverso quella che lei chiama legacy, ovvero l'eredità dei maestri del jazz. La De Vito prenderà confidenza con la città e le misure degli appassionati orobici di jazz con un concerto che si terrà martedì 18 giugno al Lazzaretto in duo con il pianista britannico Huw Warren, e poi in trio con l'aggiunta di Ralph Towner. Il giorno prima il 17 giugno sullo stesso palco altra serata estiva jazzistica con il Tingvall Trio. Due serate da non perdere.