Partenza «soft» e in sordina per il primo giorno di saldi estivi nel centro di Bergamo. In via XX settembre e dintorni si è vista tanta gente passare e fermarsi davanti alle vetrine, ma poche le persone con i sacchetti in mano. Più curiosi che acquirenti, dunque, per queste prime ore di saldi che, su decisione di Regione Lombardia, sono stati anticipati rispetto al previsto 1° agosto. I negozianti, che stanno cercando di rialzarsi dopo mesi di perdite di fatturato e costi fissi da coprire, hanno però espresso più di una perplessità. Anche perché quest’anno i saldi dovranno essere a prova di coronavirus, con l’obbligo di sanificazione delle mani prima di toccare la merce (a discrezione del commerciante invece la sanificazione degli indumenti) e una complessa gestione dei flussi di clienti per evitare assembramenti. Il servizio di Bergamo Tv con le immagini di Beppe Bedolis.
Partenza «soft» e in sordina per il primo giorno di saldi estivi nel centro di Bergamo. In via XX settembre e dintorni si è vista tanta gente passare e fermarsi davanti alle vetrine, ma poche le persone con i sacchetti in mano. Più curiosi che acquirenti, dunque, per queste prime ore di saldi che, su decisione di Regione Lombardia, sono stati anticipati rispetto al previsto 1° agosto. I negozianti, che stanno cercando di rialzarsi dopo mesi di perdite di fatturato e costi fissi da coprire, hanno però espresso più di una perplessità. Anche perché quest’anno i saldi dovranno essere a prova di coronavirus, con l’obbligo di sanificazione delle mani prima di toccare la merce (a discrezione del commerciante invece la sanificazione degli indumenti) e una complessa gestione dei flussi di clienti per evitare assembramenti. Il servizio di Bergamo Tv con le immagini di Beppe Bedolis.