C'è un giro di affari illeciti nella gestione della regolarizzazione di cittadini extracomunitari dietro l'estorsione ai danni di un residente di Azzano San Paolo, di cui è ritenuto colpevole un 36enne marocchino arrestato dalla guardia di Finanza di Bergamo. La vicenda sarebbe nata da un debito di 10mila euro contratto da una terza persona, già nota alle forze dell'ordine, proprio con il marocchino per affari legati ai documenti per cittadini stranieri nella nostra provincia. Non rispettando le pretese del nordafricano, il debitore avrebbe garantito a quest'ultimo che il debito sarebbe stato saldato da un altro soggetto, residente ad Azzano, completamente ignaro. Per timore, data l'insistenza del cittadino marocchino, l'azzanese all'inizio avrebbe pagato piccole somme. Le richieste si sono fatte però via via sempre più insistenti: a quel punto, per paura di ritorsioni nei confronti suoi e della sua famiglia, il bergamasco ha denunciato il tutto alla Guardia di Finanza. I finanzieri si sono appostati sotto casa dell'italiano: hanno atteso che costui consegnasse al 36enne la busta contenente 10mila euro. A quel punto, gli agenti della Polizia Tributaria sono usciti allo scoperto e lo hanno bloccato.
C'è un giro di affari illeciti nella gestione della regolarizzazione di cittadini extracomunitari dietro l'estorsione ai danni di un residente di Azzano San Paolo, di cui è ritenuto colpevole un 36enne marocchino arrestato dalla guardia di Finanza di Bergamo. La vicenda sarebbe nata da un debito di 10mila euro contratto da una terza persona, già nota alle forze dell'ordine, proprio con il marocchino per affari legati ai documenti per cittadini stranieri nella nostra provincia. Non rispettando le pretese del nordafricano, il debitore avrebbe garantito a quest'ultimo che il debito sarebbe stato saldato da un altro soggetto, residente ad Azzano, completamente ignaro. Per timore, data l'insistenza del cittadino marocchino, l'azzanese all'inizio avrebbe pagato piccole somme. Le richieste si sono fatte però via via sempre più insistenti: a quel punto, per paura di ritorsioni nei confronti suoi e della sua famiglia, il bergamasco ha denunciato il tutto alla Guardia di Finanza. I finanzieri si sono appostati sotto casa dell'italiano: hanno atteso che costui consegnasse al 36enne la busta contenente 10mila euro. A quel punto, gli agenti della Polizia Tributaria sono usciti allo scoperto e lo hanno bloccato.