Duemila giovani varcano la soglia del carcere di Bergamo. Un evento senza precedenti: le 'due città' si uniscono, e per qualche istante le barriere, almeno quelle mentali, svaniscono. E' accaduto sabato sera, in uno dei momenti più significativi del Giubileo dei giovani. Partito dal mercato ortofrutticolo della Celadina, il corteo aperto da una grande croce di legno è scorso lungo le mura interne della casa circondariale di via Gleno. Il fiume di ragazze e ragazzi, accompagnati dal vescovo Francesco Beschi, è stato accolto dal direttore Antonino Porcino e dal cappellano don Fausto Resmini. Toccanti le testimonianze dei detenuti, davanti alla folla di giovani raccolti nel cortile interno.I detenuti hanno donato ai giovani una lampada, che sarà portata in cattedrale, mentre per mano di monsignor Beschi ai carcerati sono stati consegnati grandi teli con tutte le loro firme. Ha preso infine la parola il Vescovo.
Duemila giovani varcano la soglia del carcere di Bergamo. Un evento senza precedenti: le 'due città' si uniscono, e per qualche istante le barriere, almeno quelle mentali, svaniscono. E' accaduto sabato sera, in uno dei momenti più significativi del Giubileo dei giovani. Partito dal mercato ortofrutticolo della Celadina, il corteo aperto da una grande croce di legno è scorso lungo le mura interne della casa circondariale di via Gleno. Il fiume di ragazze e ragazzi, accompagnati dal vescovo Francesco Beschi, è stato accolto dal direttore Antonino Porcino e dal cappellano don Fausto Resmini. Toccanti le testimonianze dei detenuti, davanti alla folla di giovani raccolti nel cortile interno.I detenuti hanno donato ai giovani una lampada, che sarà portata in cattedrale, mentre per mano di monsignor Beschi ai carcerati sono stati consegnati grandi teli con tutte le loro firme. Ha preso infine la parola il Vescovo.