Il panificio Nessi, storica insegna di Porta Nuova, abbasserà le saracinesche dal 1 agosto dopo 70 anni di attività. Un cognome che a Bergamo è sempre stato sinomino di pane e farina, un negozio storico in una posizione strategica del centro, di fronte al capolinea e al passaggio di tante linee dei pullman cittadini. Per anni la fermata, dove negli Anni Cinquanta transitava anche l’Autostradale diretto a Milano, è stata proprio identificata con il Nessi, aperto dal 22enne Giuseppe nel 1950 quando decise di mettersi in proprio. La sofferta decisione di chiudere è stata presa dalla seconda generazione, rappresentata dai fratelli Attilio e Aurelio Nessi, 65 e 62 anni. Ai tempi d’oro il panificio rimaneva aperto sette giorni su sette mentre negli ultimi anni l’orario di apertura è stato ridotto dalle 7,30 alle 19, dal lunedì al sabato. I due fratelli hanno provato a resistere, ma il lavoro è calato pagando la desertificazione del centro aggravata dalla pandemia e il cambio di abitudini, tra didattica a distanza e smart working. Il servizio di Bergamo Tv con le immagini di Beppe Bedolis.
Il panificio Nessi, storica insegna di Porta Nuova, abbasserà le saracinesche dal 1 agosto dopo 70 anni di attività. Un cognome che a Bergamo è sempre stato sinomino di pane e farina, un negozio storico in una posizione strategica del centro, di fronte al capolinea e al passaggio di tante linee dei pullman cittadini. Per anni la fermata, dove negli Anni Cinquanta transitava anche l’Autostradale diretto a Milano, è stata proprio identificata con il Nessi, aperto dal 22enne Giuseppe nel 1950 quando decise di mettersi in proprio. La sofferta decisione di chiudere è stata presa dalla seconda generazione, rappresentata dai fratelli Attilio e Aurelio Nessi, 65 e 62 anni. Ai tempi d’oro il panificio rimaneva aperto sette giorni su sette mentre negli ultimi anni l’orario di apertura è stato ridotto dalle 7,30 alle 19, dal lunedì al sabato. I due fratelli hanno provato a resistere, ma il lavoro è calato pagando la desertificazione del centro aggravata dalla pandemia e il cambio di abitudini, tra didattica a distanza e smart working. Il servizio di Bergamo Tv con le immagini di Beppe Bedolis.