Bergamo vuole diventare una città sempre più a misura di anziani, che già oggi sono 27.000 (dei quali circa 10.000 vivono da soli), destinati a ricoprire addirittura un terzo dell'intera popolazione residente nel capoluogo entro il 2030: una serie di misure che siano in grado di portare i servizi nell'ambiente nel quale la persona con fragilità legate soprattutto all'età e alla salute si trova più a suo agio, la casa. E' questo uno degli obiettivi del protocollo che è stato siglato tra Comune di Bergamo e associazioni sindacali. Tra i punti la realizzazione di residenze temporanee per l'accoglienza in periodi di maggiore necessità assistenziale; la creazione di residenze condominiali protette; facilitazioni economiche per adattamenti tecnologici che aiutino l'autonomia della persona a casa propria, ma anche la conferma di le agevolazioni per gli over65 che usano il trasporto pubblico: misure che coinvolgono tutta l'amministrazione e, più in generale, l'intera cittadinanza.
Bergamo vuole diventare una città sempre più a misura di anziani, che già oggi sono 27.000 (dei quali circa 10.000 vivono da soli), destinati a ricoprire addirittura un terzo dell'intera popolazione residente nel capoluogo entro il 2030: una serie di misure che siano in grado di portare i servizi nell'ambiente nel quale la persona con fragilità legate soprattutto all'età e alla salute si trova più a suo agio, la casa. E' questo uno degli obiettivi del protocollo che è stato siglato tra Comune di Bergamo e associazioni sindacali. Tra i punti la realizzazione di residenze temporanee per l'accoglienza in periodi di maggiore necessità assistenziale; la creazione di residenze condominiali protette; facilitazioni economiche per adattamenti tecnologici che aiutino l'autonomia della persona a casa propria, ma anche la conferma di le agevolazioni per gli over65 che usano il trasporto pubblico: misure che coinvolgono tutta l'amministrazione e, più in generale, l'intera cittadinanza.