Aveva realizzato un filmato pedo-pornografico utilizzando la figlia di otto anni. Questo gli era valsa la possibilità di scalare la gerarchia dell'organizzazione che agiva nel deep web, la parte più nascosta di internet: per questo era stato condannato a dieci anni di carcere. Ora l'uomo, un commerciante cinquantenne dell'hinterland bergamasco, è al centro dell'inchiesta della procura di Roma su un'associazione a delinquere internazionale finalizzata all'abuso dei minori e alla produzione e divulgazione di materiale pedo-pornografico. Per lui e altri sei il gip D'Alessandro ha disposto il carcere. Il bergamasco si era avvicinato alla costola italiana dell'organizzazione, strutturata in modo fortemente gerarchico, nel 2014. Dal gradino più basso era rapidamente riuscito a conquistare il vertice grazie alla mole e alla tipologia del materiale proposto, che comprendeva, oltre al video con la figlia, filmati che avevano come oggetto la nipote e la figlia di una coppia di vicini. Gli inquirenti ritengono che nella sua posizione l'uomo non si fosse semplicemente associazto all'organizzazione, ma che ne fosse capo e promotore. Alla parte italiana si fanno risalire cinquemila delle 400mila immagini scaricate o caricate in Italia, che riguardano bambini in alcuni casi di soli tre anni di età.
Aveva realizzato un filmato pedo-pornografico utilizzando la figlia di otto anni. Questo gli era valsa la possibilità di scalare la gerarchia dell'organizzazione che agiva nel deep web, la parte più nascosta di internet: per questo era stato condannato a dieci anni di carcere. Ora l'uomo, un commerciante cinquantenne dell'hinterland bergamasco, è al centro dell'inchiesta della procura di Roma su un'associazione a delinquere internazionale finalizzata all'abuso dei minori e alla produzione e divulgazione di materiale pedo-pornografico. Per lui e altri sei il gip D'Alessandro ha disposto il carcere. Il bergamasco si era avvicinato alla costola italiana dell'organizzazione, strutturata in modo fortemente gerarchico, nel 2014. Dal gradino più basso era rapidamente riuscito a conquistare il vertice grazie alla mole e alla tipologia del materiale proposto, che comprendeva, oltre al video con la figlia, filmati che avevano come oggetto la nipote e la figlia di una coppia di vicini. Gli inquirenti ritengono che nella sua posizione l'uomo non si fosse semplicemente associazto all'organizzazione, ma che ne fosse capo e promotore. Alla parte italiana si fanno risalire cinquemila delle 400mila immagini scaricate o caricate in Italia, che riguardano bambini in alcuni casi di soli tre anni di età.