Per ora è un libero cittadino e si gode ancora tutti i privilegi che negli anni di latitanza si è costruito a Oradea, in Romania, cittadina di 180 mila abitanti dell' ovest della Transilvania, dove il 31 gennaio è stato fermato per un controllo stradale da parte di una pattuglia della polizia. Gianpaolo Bellavita, commercialista di Martinengo ed ex assessore provinciale della giunta Bettoni, continua pertanto a fare la bella vita, nonostante su di lui penda una condanna di reclusione di 10 anni e 5 mesi. A tradire Bellavita e far conoscere il luogo della sua latitanza una querela non meglio identificata, un nuovo problema giuridico commesso in Romania nell'ottobre 2016 per il quale è stato segnalato in Italia. Da qui la Procura a dicembre ha fatto scattare il mandato internazionale e il 31 gennaio grazie alla collaborazione della Polizia romena il fermo mentre era a bordo della sua auto. Di fatto Bellavita già poche ore dopo era libero di tornare a casa. Ora si sa bene cosa ha fatto in Italia, si sa bene quale pena deve scontare, si sa bene anche dove e con chi è, ma ancora non si puo far rientrare in Italia. A "salvare" per ora il Bellavita dall'estradizione una questione di diritto. Simona Befani
Per ora è un libero cittadino e si gode ancora tutti i privilegi che negli anni di latitanza si è costruito a Oradea, in Romania, cittadina di 180 mila abitanti dell' ovest della Transilvania, dove il 31 gennaio è stato fermato per un controllo stradale da parte di una pattuglia della polizia. Gianpaolo Bellavita, commercialista di Martinengo ed ex assessore provinciale della giunta Bettoni, continua pertanto a fare la bella vita, nonostante su di lui penda una condanna di reclusione di 10 anni e 5 mesi. A tradire Bellavita e far conoscere il luogo della sua latitanza una querela non meglio identificata, un nuovo problema giuridico commesso in Romania nell'ottobre 2016 per il quale è stato segnalato in Italia. Da qui la Procura a dicembre ha fatto scattare il mandato internazionale e il 31 gennaio grazie alla collaborazione della Polizia romena il fermo mentre era a bordo della sua auto. Di fatto Bellavita già poche ore dopo era libero di tornare a casa. Ora si sa bene cosa ha fatto in Italia, si sa bene quale pena deve scontare, si sa bene anche dove e con chi è, ma ancora non si puo far rientrare in Italia. A "salvare" per ora il Bellavita dall'estradizione una questione di diritto. Simona Befani