E’ terminata in questi giorni la riqualificazione voluta dal Comune di Azzone per valorizzare la Casa del masso della frazione Dezzo, simbolo d’ingresso e uscita dalla Valle di Scalve: il 1 dicembre del 1923 deviò parte dell’acqua fuoriuscita dalla diga del Gleno, salvando l’abitato dal disastro. I lavori, iniziati a fine giugno, sono durati per tutta l’estate: costo complessivo dell’opera 400 mila euro, finanziati grazie al bando borghi storici di Regione Lombardia. Oltre al rifacimento dei sottoservizi, è stata rifatta la pavimentazione della piazza Vittorio Emanuele, con una pietra grigio scuro proveniente da Branzi, ed è stata installata un’illuminazione speciale per il masso e per la fontana storica. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con le interviste al sindaco Mirella Cotti Cometti e all'architetto Paolo Pedrocchi.
E’ terminata in questi giorni la riqualificazione voluta dal Comune di Azzone per valorizzare la Casa del masso della frazione Dezzo, simbolo d’ingresso e uscita dalla Valle di Scalve: il 1 dicembre del 1923 deviò parte dell’acqua fuoriuscita dalla diga del Gleno, salvando l’abitato dal disastro. I lavori, iniziati a fine giugno, sono durati per tutta l’estate: costo complessivo dell’opera 400 mila euro, finanziati grazie al bando borghi storici di Regione Lombardia. Oltre al rifacimento dei sottoservizi, è stata rifatta la pavimentazione della piazza Vittorio Emanuele, con una pietra grigio scuro proveniente da Branzi, ed è stata installata un’illuminazione speciale per il masso e per la fontana storica. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con le interviste al sindaco Mirella Cotti Cometti e all'architetto Paolo Pedrocchi.