E' stato condannato a 10 anni di reclusione per avere aggredito una studentessa di Ciserano che stava viaggiando in treno verso Milano. La decisione nei confronti di Marian Verdi, cittadino romeno pluripregiudicato, è arrivata dal Gup del Tribunale di Milano Cristofano, che ha giudicato l'uomo colpevole di tentato omicidio e rapina aggravata. Lo scorso 19 marzo Sara Arnoldi, ventiduenne studentessa alla Cattolica di Milano, era stata aggredita da Verdi, che l'aveva colpito alla testa e alla mano con un martelletto, e poi le aveva rubato il telefonino e 15 euro. La ragazza era stata ricoverata al San Raffaele di Milano, da dove era stata dimessa dopo due settimane. L'uomo è risultato non avere una dimora fissa: usava come sistemazione di fortuna una casa diroccata a Cassano d'Adda. Proprio lì è stato trovato dai carabinieri poco dopo l'aggressione. Da subito erano stati raccolti numerosi indizi a suo carico: a incastrarlo le riprese delle telecamere di sorveglianza della stazione del paese del Milanese, oltre a tracce di sangue della ragazza sui jeans indossati dall'aggressore.
E' stato condannato a 10 anni di reclusione per avere aggredito una studentessa di Ciserano che stava viaggiando in treno verso Milano. La decisione nei confronti di Marian Verdi, cittadino romeno pluripregiudicato, è arrivata dal Gup del Tribunale di Milano Cristofano, che ha giudicato l'uomo colpevole di tentato omicidio e rapina aggravata. Lo scorso 19 marzo Sara Arnoldi, ventiduenne studentessa alla Cattolica di Milano, era stata aggredita da Verdi, che l'aveva colpito alla testa e alla mano con un martelletto, e poi le aveva rubato il telefonino e 15 euro. La ragazza era stata ricoverata al San Raffaele di Milano, da dove era stata dimessa dopo due settimane. L'uomo è risultato non avere una dimora fissa: usava come sistemazione di fortuna una casa diroccata a Cassano d'Adda. Proprio lì è stato trovato dai carabinieri poco dopo l'aggressione. Da subito erano stati raccolti numerosi indizi a suo carico: a incastrarlo le riprese delle telecamere di sorveglianza della stazione del paese del Milanese, oltre a tracce di sangue della ragazza sui jeans indossati dall'aggressore.