L'arte contemporanea nell'antica chiesa di San Lorenzo alla Boccola, in Città Alta. Il progetto prende forma grazie all'opera dell'artista belga Jan Fabre, protagonista di una mostra alla Gamec nel 2003, che darà una nuova veste all'Oratorio dei Morti. Fabre rivestirà completamente la cappella dedicata alle vittime della peste con un mosaico in foglia d'oro e tessere rosse e nere, cui saranno aggiunti elementi figurativi ispirati all'affresco di Emilio Nembrini che orna la lunetta all'ingresso. L'artista belga vide la chiesa in occasione di una sua visita a Bergamo, e rimase molto colpito dal modo in cui veniva trattato il tema della morte. Sempre in quella circostanza, fece un bozzetto del lavoro che quella visita gli aveva ispirato. Per mancanza di fondi, non fu possibile concretizzare subito il progetto, che oggi prende di nuovo vita. L'annuncio è stato dato dal presidente della Gamec Alberto Barcella e dal direttore uscente della Galleria, Giacinto Di Pietrantonio. Per la realizzazione si deve attendere il via libera di Soprintendenza e Curia. Sarà necessario risolvere problemi di infiltrazioni e umidità, dopodiché si procederà ai lavori, il cui costo sarà sostenuto dalla Gamec (mentre l'opera sarà un dono di Fabre a Bergamo). Il tutto dovrebbe essere ultimato entro il 2018, anno in cui la Galleria dedicherà a Fabre una nuova esposizione.
L'arte contemporanea nell'antica chiesa di San Lorenzo alla Boccola, in Città Alta. Il progetto prende forma grazie all'opera dell'artista belga Jan Fabre, protagonista di una mostra alla Gamec nel 2003, che darà una nuova veste all'Oratorio dei Morti. Fabre rivestirà completamente la cappella dedicata alle vittime della peste con un mosaico in foglia d'oro e tessere rosse e nere, cui saranno aggiunti elementi figurativi ispirati all'affresco di Emilio Nembrini che orna la lunetta all'ingresso. L'artista belga vide la chiesa in occasione di una sua visita a Bergamo, e rimase molto colpito dal modo in cui veniva trattato il tema della morte. Sempre in quella circostanza, fece un bozzetto del lavoro che quella visita gli aveva ispirato. Per mancanza di fondi, non fu possibile concretizzare subito il progetto, che oggi prende di nuovo vita. L'annuncio è stato dato dal presidente della Gamec Alberto Barcella e dal direttore uscente della Galleria, Giacinto Di Pietrantonio. Per la realizzazione si deve attendere il via libera di Soprintendenza e Curia. Sarà necessario risolvere problemi di infiltrazioni e umidità, dopodiché si procederà ai lavori, il cui costo sarà sostenuto dalla Gamec (mentre l'opera sarà un dono di Fabre a Bergamo). Il tutto dovrebbe essere ultimato entro il 2018, anno in cui la Galleria dedicherà a Fabre una nuova esposizione.