Una mostra che spinge a riflettere su un tema che suona 'démodé': il conflitto tra vizi e virtù, in un'epoca nella quale queste categorie sfuggono alla considerazione comune. E' l'obiettivo dell'esposizione delle opere dell'artista bergamasco Carlo Previtali, allestita nella sede del Credito Bergamasco, con ingresso libero e gratuito, sino al 30 marzo. Previtali compie una rilettura dei vizi e delle virtù, tradizionalmente considerati sette: memore della simbologia medievale, aggiunge ai vizi la "vanitas" e alle virtù la "patientia".
Una mostra che spinge a riflettere su un tema che suona 'démodé': il conflitto tra vizi e virtù, in un'epoca nella quale queste categorie sfuggono alla considerazione comune. E' l'obiettivo dell'esposizione delle opere dell'artista bergamasco Carlo Previtali, allestita nella sede del Credito Bergamasco, con ingresso libero e gratuito, sino al 30 marzo. Previtali compie una rilettura dei vizi e delle virtù, tradizionalmente considerati sette: memore della simbologia medievale, aggiunge ai vizi la "vanitas" e alle virtù la "patientia".