Nato a Treviglio il 27 settembre del 1916, nono di tredici figli, Trento Longaretti manifesta sin dai primi anni di scuola una spiccata propensione per il disegno e per l'arte («La maestra mi metteva dietro la lavagna con i colori, io dipingevo e lei si teneva i miei quadretti», aveva raccontato»). Negli anni Trenta frequenta l'Accademia di Brera insieme a quelli che poi sarebbero diventati altri protagonisti dell'arte italiana del Novecento tra i quali Carlo Carrà e Bruno Cassinari. La produzione iniziata durante gli anni della formazione artistica si interrompe a causa della partenza di Longaretti per il fronte, durante il secondo conflitto mondiale, anche se riesce a partecipare a due edizioni del Premio Bergamo e alla Biennale di Venezia nel'42. E' con la fine della guerra, però, che torna a intensificarsi la sua produzione, che da subito si diversifica per temi e tecniche. Nel 1953 succede ad Achille Funi alla direzione dell'Accademia Carrara: incarico che manterrà fino al 1978. Le creazioni dell'artista, così come la sua lunga vita, hanno abbracciato gran parte del XX secolo. Tante le esposizioni a lui dedicate. Le sue opere sono presenti in prestigiose istituzioni italiane ed estere, tra le quali il Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. Numerose le iniziative organizzate nel 2016 in occasione dei cento anni dell'artista e i festeggiamenti, soprattutto nella sua Bergamo: Longaretti, con la timidezza e la ritrosia che lo caratterizzavano, aveva detto "Spero di meritarmeli". In una delle ultime interviste, aveva espresso un desiderio: «Mi piacerebbe continuare a dipingere, in una casetta di montagna. Lontano da tutti. Mi piacerebbe che chiedessero: ma il professor Longaretti dov'è? È a riposo».
Nato a Treviglio il 27 settembre del 1916, nono di tredici figli, Trento Longaretti manifesta sin dai primi anni di scuola una spiccata propensione per il disegno e per l'arte («La maestra mi metteva dietro la lavagna con i colori, io dipingevo e lei si teneva i miei quadretti», aveva raccontato»). Negli anni Trenta frequenta l'Accademia di Brera insieme a quelli che poi sarebbero diventati altri protagonisti dell'arte italiana del Novecento tra i quali Carlo Carrà e Bruno Cassinari. La produzione iniziata durante gli anni della formazione artistica si interrompe a causa della partenza di Longaretti per il fronte, durante il secondo conflitto mondiale, anche se riesce a partecipare a due edizioni del Premio Bergamo e alla Biennale di Venezia nel'42. E' con la fine della guerra, però, che torna a intensificarsi la sua produzione, che da subito si diversifica per temi e tecniche. Nel 1953 succede ad Achille Funi alla direzione dell'Accademia Carrara: incarico che manterrà fino al 1978. Le creazioni dell'artista, così come la sua lunga vita, hanno abbracciato gran parte del XX secolo. Tante le esposizioni a lui dedicate. Le sue opere sono presenti in prestigiose istituzioni italiane ed estere, tra le quali il Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra. Numerose le iniziative organizzate nel 2016 in occasione dei cento anni dell'artista e i festeggiamenti, soprattutto nella sua Bergamo: Longaretti, con la timidezza e la ritrosia che lo caratterizzavano, aveva detto "Spero di meritarmeli". In una delle ultime interviste, aveva espresso un desiderio: «Mi piacerebbe continuare a dipingere, in una casetta di montagna. Lontano da tutti. Mi piacerebbe che chiedessero: ma il professor Longaretti dov'è? È a riposo».