42mila visitatori, un ottimo risultato di pubblico e critica: questo è il bilancio della mostra dedicata a Malevic e al Suprematismo russo che si è chiusa definitivamente ieri alla Gamec di Bergamo. Al di là dei numeri, in effetti, unanime è stato il coro degli apprezzamenti per i criteri di allestimento dell'esposizione e per la completezza del percorso, che ha raccontato alle migliaia di visitatori italiani e stranieri i cento anni dalla nascita del movimento suprematista. Il prossimo appuntamento in calendario, ci racconterà l'altra parte del mondo, gli Stati Uniti, con le opere di Ryan McGinley e Rashid Johnson, tra i più interessanti artisti contemporanei.
42mila visitatori, un ottimo risultato di pubblico e critica: questo è il bilancio della mostra dedicata a Malevic e al Suprematismo russo che si è chiusa definitivamente ieri alla Gamec di Bergamo. Al di là dei numeri, in effetti, unanime è stato il coro degli apprezzamenti per i criteri di allestimento dell'esposizione e per la completezza del percorso, che ha raccontato alle migliaia di visitatori italiani e stranieri i cento anni dalla nascita del movimento suprematista. Il prossimo appuntamento in calendario, ci racconterà l'altra parte del mondo, gli Stati Uniti, con le opere di Ryan McGinley e Rashid Johnson, tra i più interessanti artisti contemporanei.