Alle ore 9 di domenica 9 aprile ha suonato per la prima volta nel giorno di Pasqua la campana della piccola chiesetta di Cerete, 800 metri di quota, a poco più di un chilometro dal centro abitato di Ardesio. Sono 71 gli abitanti delle tre frazioni Staletti, Pizzol e Cerete rimasti isolati dopo la chiusura al transito carrale e pedonale della via Monte Secco a causa della valanga d'acqua fuoriscita all'improvviso mercoledì 5 aprile dal canale che porta alla centrale idroelettrica di Ludrigno. In attesa della riapertura della strada, possono uscire dall'isolamento andando avanti e indietro lungo un sentiero di montagna: è in questo modo che don Antonio Locatelli è potuto salire per celebrare eccezionalmente la Santa Messa a Cerete insieme al coro parrocchiale, agli alpini, al sindaco Yvan Caccia che abita proprio qui insieme alla sua famiglia. Una Messa così partecipata che la piccola chiesetta non è bastata per accogliere tutti al proprio interno: la Fede, il suono di una chitarra e di una fisarmonica, un piccolo rinfresco. Una comunità duramente colpita che non molla e che ha già iniziato a rimboccarsi le maniche pe ripartire. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv.
Alle ore 9 di domenica 9 aprile ha suonato per la prima volta nel giorno di Pasqua la campana della piccola chiesetta di Cerete, 800 metri di quota, a poco più di un chilometro dal centro abitato di Ardesio. Sono 71 gli abitanti delle tre frazioni Staletti, Pizzol e Cerete rimasti isolati dopo la chiusura al transito carrale e pedonale della via Monte Secco a causa della valanga d'acqua fuoriscita all'improvviso mercoledì 5 aprile dal canale che porta alla centrale idroelettrica di Ludrigno. In attesa della riapertura della strada, possono uscire dall'isolamento andando avanti e indietro lungo un sentiero di montagna: è in questo modo che don Antonio Locatelli è potuto salire per celebrare eccezionalmente la Santa Messa a Cerete insieme al coro parrocchiale, agli alpini, al sindaco Yvan Caccia che abita proprio qui insieme alla sua famiglia. Una Messa così partecipata che la piccola chiesetta non è bastata per accogliere tutti al proprio interno: la Fede, il suono di una chitarra e di una fisarmonica, un piccolo rinfresco. Una comunità duramente colpita che non molla e che ha già iniziato a rimboccarsi le maniche pe ripartire. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv.