E' l'insetto parassita che in montagna sta facendo strage di abeti rossi, devastando a macchia di leopardo per esempio i boschi della zona di Valcanale, Gromo e Gandellino: i danni della sua diffusione nella fascia montana compresa tra gli 800 e i 1000 metri sono ormai visibili a tutti a occhio nudo, specie dopo la Tempesta Vaia dell'ottobre 2018 e i mutamenti climatici di questi anni, con l'innalzamento di quelle temperature rigide che negli inverni precedenti ne fermavano la proliferazione. Dal convegno sul tema tenuto ad Ardesio esce un appello univoco: serve un piano per combattere o quanto meno contenere il bostrico ed evitare il fenomeno delle cosiddette "foreste fantasma", le foreste morte in piedi. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con le interviste ad Antonio Delbono di Consorzio Forestale Alto Serio, al presidente delle Parco delle Orobie Bergamasche Yvan Caccia e all'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi.
E' l'insetto parassita che in montagna sta facendo strage di abeti rossi, devastando a macchia di leopardo per esempio i boschi della zona di Valcanale, Gromo e Gandellino: i danni della sua diffusione nella fascia montana compresa tra gli 800 e i 1000 metri sono ormai visibili a tutti a occhio nudo, specie dopo la Tempesta Vaia dell'ottobre 2018 e i mutamenti climatici di questi anni, con l'innalzamento di quelle temperature rigide che negli inverni precedenti ne fermavano la proliferazione. Dal convegno sul tema tenuto ad Ardesio esce un appello univoco: serve un piano per combattere o quanto meno contenere il bostrico ed evitare il fenomeno delle cosiddette "foreste fantasma", le foreste morte in piedi. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con le interviste ad Antonio Delbono di Consorzio Forestale Alto Serio, al presidente delle Parco delle Orobie Bergamasche Yvan Caccia e all'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi.