Si è ripetuta ad Ardesio l'antica tradizione del "mas". Un abete è stato tagliato in località Zanetti e poi trasportato per il centro del paese. Da qui è iniziato il viaggio fino a Ponte Nossa, dove il Mas è stato accompagnato in corteo fino al santuario per la benedizione. Il primo maggio, l'albero verrà trascinato fin sulla vetta del Pizzo Falò con la sola forza delle braccia -e delle gambe. Lì resterà per un mese, fino al 1° giugno, vigilia della festa della Madonna delle Lacrime: in quel momento sarà bruciato. La tradizione è mantenuta viva grazie ai Soci del Mas, un'associazione che non ha né statuto né cariche. Chi vuole esserne parte non deve far altro che farsi trovare a una certa ora in un certo luogo. I Soci del Mas si costituiscono di fatto al taglio dell'albero e si sciolgono con il falò del primo giugno. L'importante, come si dice, è partecipare.
Si è ripetuta ad Ardesio l'antica tradizione del "mas". Un abete è stato tagliato in località Zanetti e poi trasportato per il centro del paese. Da qui è iniziato il viaggio fino a Ponte Nossa, dove il Mas è stato accompagnato in corteo fino al santuario per la benedizione. Il primo maggio, l'albero verrà trascinato fin sulla vetta del Pizzo Falò con la sola forza delle braccia -e delle gambe. Lì resterà per un mese, fino al 1° giugno, vigilia della festa della Madonna delle Lacrime: in quel momento sarà bruciato. La tradizione è mantenuta viva grazie ai Soci del Mas, un'associazione che non ha né statuto né cariche. Chi vuole esserne parte non deve far altro che farsi trovare a una certa ora in un certo luogo. I Soci del Mas si costituiscono di fatto al taglio dell'albero e si sciolgono con il falò del primo giugno. L'importante, come si dice, è partecipare.