La conosciamo così. In questo modo appare la casa che da oltre cent'anni ospita una delle eccellenze bergamasche riconosciute nel mondo: la San Pellegrino. L'azienda ha lanciato concorso di architettura al fine di presentarsi in modo nuovo, con un design moderno, che però ben si coniughi con il territorio circostante, del quale la dirigenza vuole contribuire a rilanciare lo splendore di un tempo. Alla sfida hanno risposto quattro firme di caratura internazionale: uno studio danese, uno olandese, uno norvegese e un italiano. L'intento del primo è di "abbracciare e migliorare la struttura esistente per sperimentare il potere e la purezza dell'ambiente circostante". Lo studio olandese punta sulla stella, già presente nel logo storico del marchio, "sollevandola dal paesaggio esistente per dare nuova vita al sito industriale" nel cuore della cittadina brembana". Lo studio norvegese immagina un "ammorbidimento dello stabile attuale, connesso all'area delle terme". Infine i punti-chiave del progetto di Michele De Lucchi, unico italiano in concorso, sono "essere naturali, puri, coscienziosi, cool e vivere all'italiana". I progetti saranno esaminati da una commissione: entro la fine di settembre saranno comunicati il vincitore e i tempi di realizzazione.
La conosciamo così. In questo modo appare la casa che da oltre cent'anni ospita una delle eccellenze bergamasche riconosciute nel mondo: la San Pellegrino. L'azienda ha lanciato concorso di architettura al fine di presentarsi in modo nuovo, con un design moderno, che però ben si coniughi con il territorio circostante, del quale la dirigenza vuole contribuire a rilanciare lo splendore di un tempo. Alla sfida hanno risposto quattro firme di caratura internazionale: uno studio danese, uno olandese, uno norvegese e un italiano. L'intento del primo è di "abbracciare e migliorare la struttura esistente per sperimentare il potere e la purezza dell'ambiente circostante". Lo studio olandese punta sulla stella, già presente nel logo storico del marchio, "sollevandola dal paesaggio esistente per dare nuova vita al sito industriale" nel cuore della cittadina brembana". Lo studio norvegese immagina un "ammorbidimento dello stabile attuale, connesso all'area delle terme". Infine i punti-chiave del progetto di Michele De Lucchi, unico italiano in concorso, sono "essere naturali, puri, coscienziosi, cool e vivere all'italiana". I progetti saranno esaminati da una commissione: entro la fine di settembre saranno comunicati il vincitore e i tempi di realizzazione.