Vita dura per i sindaci che quotidianamente già si devono muovere sulle uova per poter fare qualche spesa e deliberare qualche lavoro. Sbloccato il patto di stabilità si è dato il via a qualche opera, ma qui la beffa. Da novembbre 2015 i comuni non capoluopo di provincia non possono più fare gare d'appalto da soli. Il nuovo codice degli appalti prevede che vi sia una stazione unica appaltante e ha indicato come tali le Provincie. Ma la provincia di Bergamo non è pronta e gli appalti, qui, sono tutti bloccati. Incassata un'interogazione del consigliere Centurelli, sta sondando ora il da farsi. L'unica chance per i comuni bergamaschi che hanno urgenza di fare gare d'appalto è andare a Brescia, dove la stazione unica è un servizio a pagamento attivo ed operativo da tempo. Ad esempio Seriate, che ha affidato a Brescia tutti gli appalti per impianti sportivi, biblioteca, strade e illuminazione oppure Terno d'Isola per il sevizio di mensa scolastica. Decisione obbligata e ovviamente non comoda. In realtà la strategia ora sembra orientata ad una unione del servizio con Brescia con cui si prova a fare matching. Simona Befani
Vita dura per i sindaci che quotidianamente già si devono muovere sulle uova per poter fare qualche spesa e deliberare qualche lavoro. Sbloccato il patto di stabilità si è dato il via a qualche opera, ma qui la beffa. Da novembbre 2015 i comuni non capoluopo di provincia non possono più fare gare d'appalto da soli. Il nuovo codice degli appalti prevede che vi sia una stazione unica appaltante e ha indicato come tali le Provincie. Ma la provincia di Bergamo non è pronta e gli appalti, qui, sono tutti bloccati. Incassata un'interogazione del consigliere Centurelli, sta sondando ora il da farsi. L'unica chance per i comuni bergamaschi che hanno urgenza di fare gare d'appalto è andare a Brescia, dove la stazione unica è un servizio a pagamento attivo ed operativo da tempo. Ad esempio Seriate, che ha affidato a Brescia tutti gli appalti per impianti sportivi, biblioteca, strade e illuminazione oppure Terno d'Isola per il sevizio di mensa scolastica. Decisione obbligata e ovviamente non comoda. In realtà la strategia ora sembra orientata ad una unione del servizio con Brescia con cui si prova a fare matching. Simona Befani