La popolazione invecchia, e la società è chiamata a rispondere all'esigenza crescente di servizi che si adattino alle condizioni di cittadini sempre più anziani. A cominciare dalle Rsa (residenze sanitarie assistenziali), 64 su tutto il territorio provinciale, che mettono a disposizione 6.054 posti letto. Al di là della disponibilità, un aspetto sempre più delicato è quello relativo ai costi, perchè oltre a invecchiare, la popolazione diventa anche sempre più povera. Si è calcolato che gli ospiti sborsano da un minimo di 41 a un massimo di 120 euro al giorno (il costo dipende anche dai servizi di cui ogni utente usufruisce: dalla camera singola alla lavanderia e altri): una media di 57 euro. Il contributo erogato dalla Regione tramite l'Ats (ex Asl) va dai 29 ai 49 euro. Il sindacato dei pensionati della Cgil chiede che la Regione arrivi a coprire il 50% dei costi, tenendo conto anche che in Lombardia negli ultimi cinque anni si è registrato un aumento delle rette anche di 20 euro al giorno (un po' meno nella nostra provincia). A fronte di risorse sempre più scarse da parte degli enti pubblici, è necessario pensare anche nuovi modelli di assistenza. Uno già esiste, ed è quello che centinaia di famiglie sperimentano ogni giorno tenendo gli anziani nelle proprie case. Questa modalità, oltre all'impegno personale, costa alle famiglie tanto quanto spenderebbero in una Rsa. Un'esperienza positiva è quella dell'offerta di servizi domiciliari ad anziani non autosufficienti: si sta pensando però a un ridimensionamento di questa offerta, che la Cgil chiede di salvaguardare. A questa richiesta possiamo star certi si uniranno anche molte famiglie bergamasche.
La popolazione invecchia, e la società è chiamata a rispondere all'esigenza crescente di servizi che si adattino alle condizioni di cittadini sempre più anziani. A cominciare dalle Rsa (residenze sanitarie assistenziali), 64 su tutto il territorio provinciale, che mettono a disposizione 6.054 posti letto. Al di là della disponibilità, un aspetto sempre più delicato è quello relativo ai costi, perchè oltre a invecchiare, la popolazione diventa anche sempre più povera. Si è calcolato che gli ospiti sborsano da un minimo di 41 a un massimo di 120 euro al giorno (il costo dipende anche dai servizi di cui ogni utente usufruisce: dalla camera singola alla lavanderia e altri): una media di 57 euro. Il contributo erogato dalla Regione tramite l'Ats (ex Asl) va dai 29 ai 49 euro. Il sindacato dei pensionati della Cgil chiede che la Regione arrivi a coprire il 50% dei costi, tenendo conto anche che in Lombardia negli ultimi cinque anni si è registrato un aumento delle rette anche di 20 euro al giorno (un po' meno nella nostra provincia). A fronte di risorse sempre più scarse da parte degli enti pubblici, è necessario pensare anche nuovi modelli di assistenza. Uno già esiste, ed è quello che centinaia di famiglie sperimentano ogni giorno tenendo gli anziani nelle proprie case. Questa modalità, oltre all'impegno personale, costa alle famiglie tanto quanto spenderebbero in una Rsa. Un'esperienza positiva è quella dell'offerta di servizi domiciliari ad anziani non autosufficienti: si sta pensando però a un ridimensionamento di questa offerta, che la Cgil chiede di salvaguardare. A questa richiesta possiamo star certi si uniranno anche molte famiglie bergamasche.