Era l'8 luglio 1919. L'Italia era uscita dalla Prima guerra Mondiale, e un gruppo di reduci decise di unirsi sotto la presidenza di Daniele Crespi, dando vita all'Associazione Nazionale Alpini. Un anno dopo viene organizzato il primo "Convegno", che diventerà poi l'appuntamento che ancora oggi conosciamo come "Adunata nazionale" (interrotto tra il 1940 e il 1948). Dalle origini, tutto è cambiato: la scomparsa della leva obbligatoria ha profondamente ridimensionato i numeri delle penne nere. Restano però saldi i valori seminati un secolo fa, che si possono riassumere nel motto dell'ex presidente nazionale dell'Ana, il bergamasco Leonardo Caprioli: "Ricordare i morti, aiutando i vivi". La terra orobica, a detta del successore di Caprioli, e attuale presidente Sebastiano Favero, resta un punto di riferimento per gli alpini: quella bergamasca è la prima sezione in Italia per numero di iscritti, 24.744, divisi in 278 gruppi, che non mancano di fare bella mostra di sè nel classico appuntamento nazionale di maggio. Il futuro, però, è carico di incertezze, ed è ancora tutto da scrivere.
Era l'8 luglio 1919. L'Italia era uscita dalla Prima guerra Mondiale, e un gruppo di reduci decise di unirsi sotto la presidenza di Daniele Crespi, dando vita all'Associazione Nazionale Alpini. Un anno dopo viene organizzato il primo "Convegno", che diventerà poi l'appuntamento che ancora oggi conosciamo come "Adunata nazionale" (interrotto tra il 1940 e il 1948). Dalle origini, tutto è cambiato: la scomparsa della leva obbligatoria ha profondamente ridimensionato i numeri delle penne nere. Restano però saldi i valori seminati un secolo fa, che si possono riassumere nel motto dell'ex presidente nazionale dell'Ana, il bergamasco Leonardo Caprioli: "Ricordare i morti, aiutando i vivi". La terra orobica, a detta del successore di Caprioli, e attuale presidente Sebastiano Favero, resta un punto di riferimento per gli alpini: quella bergamasca è la prima sezione in Italia per numero di iscritti, 24.744, divisi in 278 gruppi, che non mancano di fare bella mostra di sè nel classico appuntamento nazionale di maggio. Il futuro, però, è carico di incertezze, ed è ancora tutto da scrivere.