La guerra tra le truppe dell'Azerbaijan e gli armeni del Nagorno Karabakh assume di giorno in giorno dimensioni più tragiche. Sono oltre 280 le vittime, mentre supera 70mila il numero degli sfollati: uomini, donne e bambini di origine armena costretti a lasciare le loro abitazioni nella regione autonoma che si è auto-proclamata indipendente nel 1992. Uno scenario che si complica sempre di più man mano che cresce il coinvolgimento internazionale (da parte della Turchia, che sostiene le truppe azere, e la Russia, che si è recentemente pronunciata denunciando il numero di vite umane che si stanno perdendo quotidianamente durante i combattimenti). L'unione degli Armeni in Italia ha tenuto una manifestazione davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. Al presidio hanno preso parte anche alcuni dei rappresentanti della comunità armena della nostra provincia. Si conta che in terra orobica vivano 27 famiglie di origini armene, cui vanno aggiunte famiglie della "diaspora", da decenni residenti a Bergamo, e le dieci famiglie bergamasche che hanno accolto bambini provenienti dall'Armenia. I manifestanti hanno chiesto che la comunità internazionale si impegni per condannare con fermezza ogni azione violenta contro i civili, e qualsiasi ingerenza di altri Paesi che possa aumentare ulteriormente la tensione e minacciare la stabilità regionale.
La guerra tra le truppe dell'Azerbaijan e gli armeni del Nagorno Karabakh assume di giorno in giorno dimensioni più tragiche. Sono oltre 280 le vittime, mentre supera 70mila il numero degli sfollati: uomini, donne e bambini di origine armena costretti a lasciare le loro abitazioni nella regione autonoma che si è auto-proclamata indipendente nel 1992. Uno scenario che si complica sempre di più man mano che cresce il coinvolgimento internazionale (da parte della Turchia, che sostiene le truppe azere, e la Russia, che si è recentemente pronunciata denunciando il numero di vite umane che si stanno perdendo quotidianamente durante i combattimenti). L'unione degli Armeni in Italia ha tenuto una manifestazione davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. Al presidio hanno preso parte anche alcuni dei rappresentanti della comunità armena della nostra provincia. Si conta che in terra orobica vivano 27 famiglie di origini armene, cui vanno aggiunte famiglie della "diaspora", da decenni residenti a Bergamo, e le dieci famiglie bergamasche che hanno accolto bambini provenienti dall'Armenia. I manifestanti hanno chiesto che la comunità internazionale si impegni per condannare con fermezza ogni azione violenta contro i civili, e qualsiasi ingerenza di altri Paesi che possa aumentare ulteriormente la tensione e minacciare la stabilità regionale.