"L'anno della semina e del rodaggio". Così definiscono il 2016 Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e presidente della Fondazione Accademia Carrara, ed Emanuela Daffra, direttore uscente della pinacoteca cittadina, nel primo rapporto sulle attività del museo. Nel primo anno dopo il ritorno al termine della chiusura per il lungo restauro, la Carrara ha registrato oltre 66mila visitatori. Sei gli eventi espositivi, con numerose attività rivolte alle scuole e alla popolazione in generale, prime tra tutte le oltre 400 visite guidate. Il museo ha dovuto ricostruire la sua immagine, e intercettare un nuovo pubblico, tanto di bergamaschi quanto di turisti. I passi sin qui compiuti sono stati caratterizzati dalla valorizzazione della collezione permanente, e dalla catalogazione delle opere del museo: 1587 dipinti, 126 sculture e oltre 2800 disegni antichi. I progetti non mancano: il 26 febbraio si chiuderà "Un Lotto Riscoperto", prima di una serie di esposizioni che puntano a far conoscere la città e il territorio bergamaschi attraverso l'opera di artisti che hanno scritto pagine fondamentali per la storia e la cultura orobiche, in una sorta di museo diffuso. A dicembre sarà inaugurata una mostra che avrà al centro il San Sebastiano di Raffello. Sul fronte strutturale, si procederà al recupero della barchessa, il lato destro del complesso della Carrara. Nell'anno che si è appena concluso si sono rafforzate collaborazioni con importanti realtà museali e culturali nazionali e internazionali. Il 2017 sarà l'anno durante il quale l'Accademia dovrà definitivamente acquisire una sua solida identità, e rappresentare un punto imprescindibile per chi vive e visita Bergamo. Dopo il passaggio di consegne per la gestione della pinacoteca - da Co.Be alla Fondazione, e la nomina di Maria Cristina Rodeschini a nuovo direttore - il futuro della Carrara è tutto da disegnare, e dopo la semina è il momento del raccolto.
"L'anno della semina e del rodaggio". Così definiscono il 2016 Giorgio Gori, sindaco di Bergamo e presidente della Fondazione Accademia Carrara, ed Emanuela Daffra, direttore uscente della pinacoteca cittadina, nel primo rapporto sulle attività del museo. Nel primo anno dopo il ritorno al termine della chiusura per il lungo restauro, la Carrara ha registrato oltre 66mila visitatori. Sei gli eventi espositivi, con numerose attività rivolte alle scuole e alla popolazione in generale, prime tra tutte le oltre 400 visite guidate. Il museo ha dovuto ricostruire la sua immagine, e intercettare un nuovo pubblico, tanto di bergamaschi quanto di turisti. I passi sin qui compiuti sono stati caratterizzati dalla valorizzazione della collezione permanente, e dalla catalogazione delle opere del museo: 1587 dipinti, 126 sculture e oltre 2800 disegni antichi. I progetti non mancano: il 26 febbraio si chiuderà "Un Lotto Riscoperto", prima di una serie di esposizioni che puntano a far conoscere la città e il territorio bergamaschi attraverso l'opera di artisti che hanno scritto pagine fondamentali per la storia e la cultura orobiche, in una sorta di museo diffuso. A dicembre sarà inaugurata una mostra che avrà al centro il San Sebastiano di Raffello. Sul fronte strutturale, si procederà al recupero della barchessa, il lato destro del complesso della Carrara. Nell'anno che si è appena concluso si sono rafforzate collaborazioni con importanti realtà museali e culturali nazionali e internazionali. Il 2017 sarà l'anno durante il quale l'Accademia dovrà definitivamente acquisire una sua solida identità, e rappresentare un punto imprescindibile per chi vive e visita Bergamo. Dopo il passaggio di consegne per la gestione della pinacoteca - da Co.Be alla Fondazione, e la nomina di Maria Cristina Rodeschini a nuovo direttore - il futuro della Carrara è tutto da disegnare, e dopo la semina è il momento del raccolto.