Le immagini surreali di un paese vuoto e del sacrificio generoso della sua gente.
A Palazzo Passi a Villongo è aperta fino al 12 giugno la mostra di Maurizio Belometti «Giorni irreali, ma era realtà - Primavera 2020, il Covid a Villongo».
Per un reporter documentare quel periodo storico e carico di paura e al tempo stesso responsabilità è diventato un dovere morale.
Ed oggi è tradotto in una mostra che rende omaggio al Vilongo ed ai puoi abitanti, ma idealmente a tutti i bergamaschi, travolti dallo stesso inimmaginabile drammatico destino.
Il coraggio dei commercianti e la generosità degli imprenditori. Di Oldrati che di notte rimuginava come liberarsi della burocrazia che gli impediva di trasformare maschere da snorkeling in maschere per la somministrazione dell'ossigeno da donare agli ospedali; e Polini che l'alcol da utilizzare per la produzione di liquori lo destinava ai reparti ospedalieri più bisognosi.
Una mostra per non scordare, mai, quello che sembrava irreale ma er tutto drammatica realtà
Le immagini surreali di un paese vuoto e del sacrificio generoso della sua gente.
A Palazzo Passi a Villongo è aperta fino al 12 giugno la mostra di Maurizio Belometti «Giorni irreali, ma era realtà - Primavera 2020, il Covid a Villongo».
Per un reporter documentare quel periodo storico e carico di paura e al tempo stesso responsabilità è diventato un dovere morale.
Ed oggi è tradotto in una mostra che rende omaggio al Vilongo ed ai puoi abitanti, ma idealmente a tutti i bergamaschi, travolti dallo stesso inimmaginabile drammatico destino.
Il coraggio dei commercianti e la generosità degli imprenditori. Di Oldrati che di notte rimuginava come liberarsi della burocrazia che gli impediva di trasformare maschere da snorkeling in maschere per la somministrazione dell'ossigeno da donare agli ospedali; e Polini che l'alcol da utilizzare per la produzione di liquori lo destinava ai reparti ospedalieri più bisognosi.
Una mostra per non scordare, mai, quello che sembrava irreale ma er tutto drammatica realtà