Si aggiorna la tragica lista delle vittime del lavoro nella nostra provincia. Matteo Regazzi, elettricista 38enne originario di Solza ma residente da alcuni anni alle Ghiaie di Bonate Sopra che lo scorso 5 novembre era stato vittima di un infortunio nell'azienda Diesse Rubber Hoses di Filago, è il quinto ad avere perso la vita in un infortunio. Matteo, che lavorava per l'Elettrobonatese di Bonate Sopra, era impegnato ad avvolgere una matassa di cavi quando è stato investito da una bobina caduta da un carrello elevatore. Le sue condizioni erano parse da subito disperate: l'elettricista era stato trasportato al Papa Giovanni e ricoverato nel reparto di terapia intensiva, dove ieri è morto. Matteo lascia la compagna Chiara, i genitori e una sorella. L'incidente di cui è rimasto vittima Regazzi è segno anche di un ampliamento dei settori nei quali più frequentemente si verificano infortuni, come sottolinea Giorgio Luzzana, responsabile del Settore prevenzione dell'Ats di Bergamo.
Si aggiorna la tragica lista delle vittime del lavoro nella nostra provincia. Matteo Regazzi, elettricista 38enne originario di Solza ma residente da alcuni anni alle Ghiaie di Bonate Sopra che lo scorso 5 novembre era stato vittima di un infortunio nell'azienda Diesse Rubber Hoses di Filago, è il quinto ad avere perso la vita in un infortunio. Matteo, che lavorava per l'Elettrobonatese di Bonate Sopra, era impegnato ad avvolgere una matassa di cavi quando è stato investito da una bobina caduta da un carrello elevatore. Le sue condizioni erano parse da subito disperate: l'elettricista era stato trasportato al Papa Giovanni e ricoverato nel reparto di terapia intensiva, dove ieri è morto. Matteo lascia la compagna Chiara, i genitori e una sorella. L'incidente di cui è rimasto vittima Regazzi è segno anche di un ampliamento dei settori nei quali più frequentemente si verificano infortuni, come sottolinea Giorgio Luzzana, responsabile del Settore prevenzione dell'Ats di Bergamo.