L'acqua, come quella devastante che ha travoltodalla diga del Gleno, come quella che dal cielo ha bagnato la Val di Scalve in questo 1 dicembre. La pioggia non ha fermato l’omaggio alle vittime della Val di Scalve a distanza di cent'anni esatti dal Disatro del Gleno. I rintocchi delle campane hanno suonato all'unisono alle 7.15 in tutti i quattro Comuni della Val di Scalve: la prima Messa e la prima commemorazione sono state celebrate a Bueggio, piccola frazione di Vilminore che nel 1923 era comune di Oltrepovo e che pagò un prezzo altissimo al disastro che causò 359 morti accertati e danni ingentissimi. Il percorso della memoria è poi proseguito a Dezzo, ma anche a Corna di Darfo e Angolo Terme in Val Camonica. L'Italia intera non dimentica il disastro del Gleno: è il senso del messaggio che ha fatto pervenire il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Oggi ci sentiamo meno soli», hanno commentato i sindaci scalvini; «viviamo questa memoria non solo come fatto di cronaca», ha detto l'arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini. Presenti anche i rappresentanti di un altra tragedia storica italiana, quella del Vajont. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv, con le interviste di Elisa Cucchi e le immagini di Roberto Persico.
L'acqua, come quella devastante che ha travoltodalla diga del Gleno, come quella che dal cielo ha bagnato la Val di Scalve in questo 1 dicembre. La pioggia non ha fermato l’omaggio alle vittime della Val di Scalve a distanza di cent'anni esatti dal Disatro del Gleno. I rintocchi delle campane hanno suonato all'unisono alle 7.15 in tutti i quattro Comuni della Val di Scalve: la prima Messa e la prima commemorazione sono state celebrate a Bueggio, piccola frazione di Vilminore che nel 1923 era comune di Oltrepovo e che pagò un prezzo altissimo al disastro che causò 359 morti accertati e danni ingentissimi. Il percorso della memoria è poi proseguito a Dezzo, ma anche a Corna di Darfo e Angolo Terme in Val Camonica. L'Italia intera non dimentica il disastro del Gleno: è il senso del messaggio che ha fatto pervenire il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Oggi ci sentiamo meno soli», hanno commentato i sindaci scalvini; «viviamo questa memoria non solo come fatto di cronaca», ha detto l'arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini. Presenti anche i rappresentanti di un altra tragedia storica italiana, quella del Vajont. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv, con le interviste di Elisa Cucchi e le immagini di Roberto Persico.