Correva già da ragazzino e già senza tanti allenamenti arriva prima di altri, la rabbia dei suoi compagni che anche a calcio cercavano di tenerlo indietro, in fondo alla fila negli allenamenti, «se no sapevano che avrebbero dovuto sudare sette camicie». Oliviero Bosatelli, di Gandino, fa il vigile del fuoco e corre gare dalle lunghe distanze. Lui la chiama «hobby», la corsa ma non è proprio così: «Da ragazzino correvo, poi ho smesso, e ho ripreso a correre con gare dopo i 40 anni. Mi piacciono le lunghe distanze perchè, più che essere competitivo, all’inizio volevo solo gustarmi il paesaggio». Ed è così che si scopre un campione. «Mi alleno 5-6 volte a settimana: un’ora ma anche sei ore di seguito per preparare l’organismo a stare sulle due gambe senza mai fermarsi, neppure dormire». Ma cosa pensa in gara? «C’è talmente tanto tempo che si pensa a tutto e di più: in quel momento sei da solo con te stesso». E a fine gara? «Bevo una bella birra, fresca e utile all’organismo». Poi racconta quando si è perso durante una gara in una strada sterrata e c’era chi lo chiamava: «Io pensavo per darmi indicazioni, invece era per firmare un autografo».