Il primo piatto cucinato una torta al cioccolato con la ricetta della mamma, quello pensato da lui «a tutto tondo» è stata una zuppa di pesce, preparata a 14 anni. Mirko Ronzoni ha 27 anni, è di Dalmine e gira il mondo . Lo conoscono tutti per Hell’s Kitchen Italia, ma tra i fornelli ci sta parecchio tempo. «A illuminarmi sulla via del food una vicina di casa partenopea, poi alle Medie non ci ho più pensato e alla superiori sono tornato in pista con l’Alberghiero». Poi la tv: «Ero a New York per una consulenza e ho mandato una mail quando ho saputo della trasmissione. Mi chiamò Magnolia e sono partito: nella fase finale, dopo tante difficoltà, ho intuito che ce l’avrei fatta». Da concorrente a parte dello staff con Carlo Cracco ora è lui a dare consigli: «Avendo vissuto come concorrente, ho dato un valore aggiunto ai ragazzi».
Intanto pensa a Good Food Vegan. «Nasce come un laboratorio che si occupa della produzione di cibo, vegetariano e biologico, con attenzione alle materia prime e ai produttori bergamaschi. E con il servizio a domicilio». Il sogno:? «Io sono un sognatore per eccellenza. E penso a un bistrot aperto tutta la giornata. Intanto resto con i piedi per terra». Pensando anche agli altri, in chiave food: «Sono testimonial di Coopi, con attenzione verso chi non ha la possibilità neanche di avere una porzione di cibo minima per sopravvivere». Intanto a casa sua, cosa mangia? «Sono un fanatico di panini e noodles» sorride. Ma il piatto che gli piace più cucinare è il risotto: «Creativo e versatile, si più fare in mille modi».