Classe 1962, mamma di 4 figli, architetto, insegnate, ma anche referente per le associazioni dei genitori. E ora politica e assessore all’Istruzione e allo Sport del Comune di Bergamo. Loredana Poli ha un passato molti impegnato ed è una donna dalle mille risorse: «L’ambito dell’insegnamento è da sempre stato il mio preferito» dice, ed eccola ora a occuparsi di questo assessorato, «con modi pacati: «Una mia dote è la riflessione. Il momento della politica è stato conseguente a questo mio modo di essere e all’impegno nella società civile». Una chiacchierata con Loredana Poli, assessore e donna. «Lo sport? Servono atili di vita sani: muovetevi almeno un’ora al giorno». E sull’Istruzione la più grande soddisfazione: «Penso alla Scuola dell’infanzia Munari di Redona: da puntellata come era, ora i bambini sono in una scuola a posto. Ma quando siamo andati a dire ai genitori e agli insegnanti che facevamo i lavori, loro erano preoccupati: “è più pericoloso?” Ci hanno domandato. È stato per me rivelatore del fatto che dopo anni di situazioni che si trascinano le persone non ci credono più». E aggiunge: «Quello che secondo me manca nella vita cittadina, è una autentica e sincera disponibilità a collaborare: vuol dire anche fare un passo indietro alle singole esigenze».
E come deve essere la scuola per Loredana Poli? «Per tutti, inclusiva, moderna aggiornata e competente. E mi riferisco agli insegnanti, prima di tutto, per rendere i bambini appassionati ed entusiasti, partecipi e consapevoli». Poi c’è la Loredana Poli alunna: «Forse ero troppo diligente. Più “pasionaria” come mamma, con quattro figli, e seguirli negli anni, anche adesso, è sempre una parte della mia vita vicina al mio cuore». Anzi, di più: « Un sogno nel futuro? Penso già ai nipotini».