Elenonora «Leo» Lo Bianco, un mito della pallavolo internazionale si racconta. «Gioco da quando avevo 8 anni, ho iniziato guardando i cartoni animati giapponesi e da subito ho capito che era una grande passione, ce l’avevo dentro». La vittoria del mondiale 2002, a soli 21 anni, età precoce per una palleggiatrice, e poi l’olimpo mondiale: «Un ruolo molto di testa, consapevolezza e lucidità». E impegno: «Mi sono allenata tutta la vita 2-3 ore al giorno». Anche contro un tumore al seno: «Un momento molto difficile, ma sono stata aiutata dalla voglia che avevo di tornare in campo: in 2 mesi ero ancora lì. La voglia di giocare e tornare a vivere era molto più forte. Ho affrontato tutto come una partita, prima, durante e dopo» racconta la giocatrice della Foppapedretti Bergamo.