La bicicletta è competizione, passione e fatica. La prima volta è salita su una due ruote a 2 anni e a 3 aveva già tolto le rotelle. Lisa Morzenti ha 18 anni e nella vita fa la ciclista. Un grazie va al papà: «É lui che mi ha passato la sua passione - spiega la bergamasca -. A 15 anni ho capito che poteva diventare un lavoro: tante vittorie, a 9 anni ho iniziato a correre. Passando di categoria in categoria, ho vinto dei Campionati italiani e il risultati più importanti li ho avuti nella categoria Juniores con il primo posto al Campionato europeo a cronometro e il secondo nel Mondiale, sempre a cronometro». Ma cosa è per Lisa il ciclismo? «Sacrificio, sicuramente, ma lo faccio con piacere. Mi alleno tutti i giorni, dalle due alle 4 ore, faccio anche 100 km al giorno. Ho anche dei periodi di crisi, ma durano due o tre giorni, mi passano subito» sorride la 18enne. Perchè lei ha bisogno «di andare in bici: solo così trovo la mia dimensione» commenta. In bicicletta in Val Seriana o sul lago d’Iseo: «Amo la montagna, le salite - spiega -. E sono una competitiva: mi serve la gara, per dare il meglio di me». Il sogno? «Partecipare alle Olimpiadi». E intanto ha fatto prendere la bici da corsa anche al fidanzato, che pedala con lei (ma va piano). Con un consiglio-mantra firmato Marco Pinotti: «Mi ha detto che durante la gara non bisogna mai pensare al traguardo, ma prendere momento per momento la competizione, km per km, per ragionare e agire meglio». E lei ci pensa a questa frase, mentre in bici continua a pedale e a divertirsi: « Da uno a dieci, sicuramente mi diverto undici».